Da giovedì 27 a sabato 29 ottobre il
Palazzo Ducale di Modena, oggi sede dell'Accademia Militare, ospita il
convegno internazionale di studi intitolato "
Modena Barocca. Opere e artisti alla corte di Francesco I d’Este (1629 – 1658)", nell'ambito di un ciclo di iniziative promosso per dare il giusto risalto sia alla figura di un Duca risultato così importante per Modena, sia al periodo che ha visto fiorire nel cuore del Seicento lo Stato estense e la sua nuova capitale.
Il convegno è organizzato dalla
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia e dal
Dipartimento di Scienza del linguaggio e della cultura dell’Università degli studi di MO e RE, a cura di
Stefano Casciu,
Sonia Cavicchioli ed
Elena Fumagalli, con il supporto di
Nunzia Lanzetta, Adalgisa Geremia e Maria Grazia Silvestri, sotto l’egida della
Direzione Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna, grazie anche all’essenziale contributo della
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con l’importante collaborazione dell’
Accademia Militare e con l’adesione di
Modenamoremio.
Nel corso del
convegno, in
4 sessioni suddivise sui tre giorni di lavoro, studiosi italiani e stranieri, specialisti della storia delle arti e del collezionismo negli stati estensi, presentano nuove ricerche o approfondiscono temi legati alle vicende dell'arte e del mecenatismo al tempo della corte modenese di Francesco I. Nel 2012, anno dedicato alla musica, anche il Festival Grandezze e Meraviglie parteciperà alle celebrazioni dedicate a Francesco I con un programma di musiche del periodo. A concludere questo ciclo di iniziative, nel 2013 verrà organizzata una grande mostra che ridarà vita e riporterà a Modena quella che fu, nel XVII secolo, la più importante galleria d'arte d'Italia.
Nel 2010 la città di Modena ha ricordato il quarto centenario della nascita di
Francesco I, il primo Duca d'Este che vide la luce nella città della Ghirlandina, nel 1610, dopo la devoluzione al Papato dell'antica capitale estense, Ferrara, avvenuta nel 1598. Figlio di Alfonso III e di Isabella di Savoia, pronipote per linea femminile di Filippo II di Spagna, Francesco I fu personalità di rilievo internazionale ed il periodo del suo governo vide l'inserimento della città di Modena nel grande circuito delle corti e delle capitali europee. Francesco I regnò dal 1629 al 1658 sotto il segno di nuovi ideali: una nuova idea del ruolo del Principe estense, che egli incarnava con piena consapevolezza, ed una capitale - Modena - completamente ripensata nel segno del Barocco trionfante, guardando al modello della Roma dei Papi e della grande aristocrazia curiale.
Le fabbriche volute da Francesco I a Modena, il Palazzo Ducale, la Cittadella militare, il Teatro di corte, e nei dintorni della citta le nuove delizie come il Palazzo Ducale di Sassuolo o la Villa di Pentetorri videro coinvolti celebri architetti, stuccatori, scultori, pittori. Molti altri artisti furono convocati nello Stato estense da Roma e dagli altri principali centri della produzione artistica italiana, per porre Modena e la sua dinastia al pari, se non al di sopra, delle altre casate regnanti. Allo stesso tempo le raccolte d'arte del Principe e della corte, smembrate ormai in gran parte quelle ferraresi, rifiorivano e si arricchivano nuovamente sotto il segno della magnificenza piu esibita, andando a costituire in breve tempo, nel Palazzo modenese, quella 'Ducal Galleria' che nel 1657 lo Scannelli poteva definire "mostruosa", ed il De Brosses, nel 1739, "la piu bella galleria che ci sia in Italia". Lo stesso duca Francesco I si fece ritrarre dagli artisti più famosi del barocco, e ne rimangono rilevanti testimonianze presso la Galleria Estense, attualmente ospitata al Palazzo dei Musei, dove si possono ammirare il busto scolpito da Gian Lorenzo Bernini e il ritratto di Diego Velazquez.
Con maggiore dettaglio, il
programma del convegno prevede la
prima sessione nel pomeriggio di giovedì 27 ottobre a partire dalle ore 15, sul
tema della città e delle architetture estensi. Presiede
Carla Di Francesco, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna. Tra gli argomenti trattati dai relatori vi sono la Cittadella di Modena fatta costruire da Francesco I (
Amelio Fara, Accademia delle Arti del Disegno di Firenze), un approfondimento sulle figure dell'aquila e del pappagallo presenti nell'iconografia delle opere estensi (
Mario Scalini, Soprintendente BSAE di Siena e Grosseto), i recenti interventi di valorizzazione del Palazzo Ducale di Modena (
Graziella Polidori, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di BO, MO e RE), gli artigiani presenti nella corte del Duca, come ebanisti ed intagliatori (
Enrico Colle, Università di Bologna), e il progetto della ricostruzione virtuale della quadreria di Francesco I nel palazzo Ducale (
Giovanna Paolozzi Strozzi, Soprintendenza BSAE MO e RE,
Massimo Chimenti, Culturanuova di Arezzo). La collezione andò poi in gran parte smembrata dal suo discendente Francesco III, a corto di quattrini, con le opere vendute al re di Polonia ed elettore di Sassonia Augusto III e che oggi formano il vanto del museo di Dresda. A seguire è in programma una visita alle sale del Palazzo già sede dell'antica quadreria di Francesco I e alle sale di rappresentanza.
Nella mattinata di
venerdì 28 ottobre si tiene la
seconda sessione del convegno, sul
tema del Mercato e dei rapporti artistici. Presiede
Stefano Casciu, Soprintendente BSAE di MO e RE. Gli interventi riguardano i rapporti intessuti tra Francesco I e il mercato veneziano (
Linda Borean, Università di Udine), con Roma (
Sonia Cavicchioli, Università di Bologna), con la realtà fiorentina (
Elena Fumagalli, Università degli Studi di MO e RE), con Bologna (
Raffaella Morselli, Università di Teramo), con Ferrara (
Cecilia Vicentini, Università di Ferrara) e le requisizioni ed acquisizioni effettuate dallo stesso Duca dalle chiese del territorio estense (
Angelo Mazza, Ispettore onorario per i beni storici e artistici nel territorio dell’Emilia-Romagna).
Nel pomeriggio dalle 15.30 è in programma la
terza sessione dedicata al
tema degli artisti a corte e al collezionismo. Presiede
Daniele Benati dell'Università di Bologna. Si parla dell'idea, della storia e dell’immagine principesca alla corte di Francesco I d’Este (
Alice Grier Jarrard, Storica dell’arte, Cambridge, MA), della ritrattistica di Suttermans, Van Ghelder e altri (
Lisa Goldenberg Stoppato, Medici Archive Project, Firenze), del collezionismo di Francesco I di dipinti (
Barbara Ghelfi, Università di Teramo) e di disegni (
Catherine Loisel, Département des Arts Graphiques, Musée du Louvre, Paris), delle relazioni artistiche tra Velazquez, Francesco I, Felipe IV, Olivares e le corti di Modena e Madrid (
Salvador Salort-Pons, Detroit Institute of Arts). La sera alle 21 presso la Chiesa del Voto è in programma il
concerto intitolato "
Modena e Venezia: capitali della musica barocca", organizzato in occasione del convegno nell’ambito della XIV edizione del Festival Musicale Estense Grandezze e Meraviglie, con musiche di Antonio Vivaldi ed altri autori dell'epoca più o meno noti. Protagoniste le voci di
Ruta Vosyliute (soprano) e
Gloria Petrini (contralto), accompagnate dall'ensemble
I Musicali Affetti, diretti da
Fabio Missaggia (violino).
La
quarta ed ultima sessione del convegno su Modena Barocca è in programma sabato 29 ottobre a partire dalle 9.30. Presiede
Claudia Conforti dell'Università di Roma "Tor Vergata", sul
tema dedicato al Palazzo Ducale di Sassuolo, architettura e decorazioni. Tra gli argomenti trattati i disegni e le incisioni di Jean Boulanger (
Alessandra Bigi Iotti e
Giulio Zavatta, Storici dell’arte), un approfondimento sulla figura di Bartolomeo Avanzini, architetto del Duca di Modena (
Vincenzo Vandelli, architetto), progetti di ornato per il Palazzo Ducale sassolese (
Luca Silingardi, Raccolte civiche d’arte del Comune di Sassuolo). Alle 11 è previsto il trasferimento dal Palazzo Ducale di Modena al Palazzo Ducale di Sassuolo dove è in programma una visita guidata.
Per ulteriori informazioni: tel. 059.4395711
email
sbsae-mo@beniculturali.it