Itinerario 5 - Passeggiate amiche
Il primo documento ufficiale che menziona il Santuario Madonna della Pieve risale al 1174; crollato quasi completamente nel 1400, sulle sue rovine nel 1665 fu eretto un oratorio che conserva ancora le absidi superstiti dell’antico edificio romanico. All’interno del tempietto fu posta una statua, probabilmente risalente al XIII secolo, che rappresenta la “Madonna con il Bambino”, icona ancora oggi fortemente venerata.
La passeggiata raggiunge poi il borgo di Campiglio, originariamente feudo dei Da Campiglio e dal 1400 dei Rangoni. Il borgo si sviluppò intorno al mercato e alla Rocca, la quale rimase sede della podesteria sino all’epoca napoleonica. Da visitare la Chiesa di San Michele Arcangelo, eretta nel 1882 su progetto dell’ingegnere Vandelli, che inglobò le cantine, i portici e parte delle mura della Rocca. Da una delle torri superstiti fu ricavato il campanile, mentre un altro torrione fu trasformato in sacrestia. L’interno della Chiesa è ad un’unica navata con cappelle separate da pilastri. La cappella maggiore conserva un pregevole paliotto in scagliola del XVIII secolo.
Sulla collina di Campiglio si trova anche Villa Martuzzi Ripandelli, sviluppata sulla dimora cinquecentesca dei marchesi Rangoni e, in seguito alla radicale trasformazione seicentesca, acquistata nell’Ottocento dai conti Martuzzi Ripandelli. Caduta in stato di abbandono in seguito al secondo conflitto mondiale, gli attuali proprietari le hanno restituito l’antica dignità.
Durante la seconda guerra mondiale nella Villa operò un reparto nazista, che si rese responsabile di atrocità, tra le quali l’eccidio di 17 civili alla vigilia di Natale del 1944, i cui resti vennero alla luce in seguito a un bombardamento alleato il 9 marzo 1945.
Chi sceglie di allungare il percorso, raggiungendo da via Bressola Villabianca, borgo collinare nel comune di Marano sul Panaro, potrà percorrere su fondo asfaltato un crinale che offre splendidi panorami delle cime più alte dello spartiacque tosco-emiliano, attraversando bei filari di vigne.
Lambrusco e Trebbiano sono i vitigni principali del territorio. Scavi archeologici hanno rivelato la presenza di insediamenti romani, unitamente al ritrovamento di numerose monete di età repubblicana e imperiale. All’antica strada romana, che saliva verso Denzano e proseguiva per portare ai passi appenninici, si è sovrapposto in seguito uno dei tanti percorsi della via Romea Nonantolana medioevale.
Villabianca fece parte della podesteria di Campiglio per più di quattro secoli e nel 1797, con l’arrivo di Napoleone, entrò a far parte del Dipartimento del Panaro insieme a Vignola, Marano sul Panaro, Campiglio e Denzano.
Raggiunta la Chiesa di Villabianca, godiamo la vista sul Monte delle Tre Croci e sul paese di Castelvetro di Modena. Ritrovando le indicazioni per Campiglio, ci si ricongiunge al percorso principale.
Da fare in più: da via Bressola a Villabianca (a/r: lunghezza 5,4 km, 1.30 ore a piedi)
Lunghezza | 6 km |
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Fondo | asfalto, ghiaietto, sterrato |
Partenza | Vignola (123 m s.l.m.) |
Dislivello | 220 m |
Tempo di percorrenza a piedi | 2 ore |
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data di creazione: | lunedì 4 giugno 2012 |
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data di modifica: | lunedì 13 giugno 2016 |