Comunicato stampa N° 271 del 29/05/2013
Si è aperta con la lettura dei nomi delle 19 vittime modenesi del terremoto del maggio scorso, seguita da un minuto di silenzio, la seduta del Consiglio provinciale di mercoledì 29 maggio dedicata all'anniversario del sisma. Aprendo i lavori, il presidente del Consiglio Demos Malavasi ha sottolineato «il valore e la forza della solidarietà», ringraziando «tutti i volontari ma anche il personale delle Amministrazioni locali, che è stato ammirevole».
«Molto abbiamo fatto, molto dobbiamo fare» ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive, Giancarlo Muzzarelli, ripercorrendo gli interventi messi in campo in questi 12 mesi dalla struttura Commissariale della Regione Emilia Romagna e delineando quelli futuri, quale ad esempio «il bando per lo sviluppo delle imprese agricole, che si apre a luglio e mette a disposizione 65 milioni di euro». Così come «il bando per lo sviluppo delle imprese, per il quale sono arrivate 500 domande, e questo è un dato straordinario, perchè significa che gli imprenditori guardano già oltre il terremoto: allargano gli stabilimenti, investono in tecnologie, assumono nuovo personale».
«Continueremo a operare con la disponibilità totale al confronto - ha concluso Muzzarelli - per migliorare i nostri provvedimenti tutti insieme».
Nel sottolineare come «affrontare l'emergenza sia tuttora molto difficile», il presidente dell'Unione Comuni Area Nord, Alberto Silvestri, ha illustrato «i tre obiettivi sui quali da subito abbiamo concentrato gli sforzi. Primo fra tutti il lavoro, per mantenere la possibilità di un futuro. Va dato atto alle imprese e ai dipendenti - ha aggiunto - di aver fatto tutto il possibile per restare». Quindi la scuola, «e questo obiettivo può dirsi raggiunto, con le scuole nuove o riparate entro lo scorso ottobre». Infine «la ricostruzione, che ci impegna in un percorso difficilissimo, anche a causa della crisi che rende complicato trovare le risorse necessarie. I nostri centri storici sono ancora chiusi, e il commercio soffre in modo particolare. Siamo consapevoli delle difficoltà - ha concluso - ma non possiamo sprecare l'opportunità, che può nascere da questa tragedia, di rendere più sicuri e funzionali i nostri paesi».
Per Sandro Fogli (Comuni del Sorbara) «bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà: non tutto è andato liscio». Ma «l'impegno quotidiano per uscire dall'emergenza e 'guarire' è sempre stato affiancato dalla partecipazione» ha aggiunto, citando l'esempio delle iniziative culturali «importantissime per rendere più bello e più fruibile quello che abbiamo».
Giuseppe Schena, presidente dell'Unione Terre d'Argine, ha osservato come «la ricostruzione non è cosa di qualche anno, e 12 mesi sono pochi per fare dei bilanci. E' importante tenere il passo rispetto al patto che abbiamo fatto con i cittadini, perchè la coesione sociale scricchiola e va recuperata la capacità di relazione all'interno delle comunità. Il lavoro fatto - ha aggiunto - è importante ma parziale, e la complessità delle procedure non necessariamente è funzionale alle esigenze di tutela della legalità. Bisogna semplificare, perchè la legalità deve convenire». Parlando di tutela dell'identità, infine, ha invitato a una riflessione su «quale sia l'identità che vogliamo tutelare: quella storica o quella di oggi? Dobbiamo deciderlo, soprattutto in relazione agli edifici storici, perchè le scelte che facciamo oggi condizionano il futuro delle nostre comunità. Siamo in ritardo sul patrimonio abitativo privato, ma non si può più aspettare per il recupero degli immobili produttivi e per i servizi».
Data comunicato | 29/5/2013 |
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Numero | 271 |
Ora | 15 |
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ufficio: |
·› Area Amministrativa ··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale ···› Ufficio Stampa |
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data di creazione: | mercoledì 29 maggio 2013 |
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data di modifica: | mercoledì 29 maggio 2013 |