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La lettura dei dati di qualità dell’aria rilevati in provincia di Modena nel 2010 è un indispensabile strumento che consente un’analisi oggettiva dello stato di fatto, per meglio indirizzare le politiche e le azioni da mettere in campo. Dai dati scientificamente raccolti e validati attraverso la rete regionale di monitoraggio, è ancora una volta confermata la necessità di predisporre interventi a contrasto dell’inquinamento atmosferico che vadano oltre le sole azioni previste dal Piano Provinciale approvato nel 2007 e gli Accordi di programma regionali.

Per il 2010 si conferma sul nostro territorio il generale miglioramento registratosi negli ultimi anni per le PM10 e per gli ossidi di azoto, grazie anche alle azioni già intraprese su scala locale,  ampiamente sotto i limiti di legge rimangono i livelli di monossido di carbonio e benzene pur rimanendo tuttavia irrisolte alcune criticità. Tra queste il numero di superamenti del valore limite giornaliero per le polveri PM10 ed i valori medi annuali del biossido di azoto. Inoltre, per quanto riguarda i mesi estivi, restano critici i livelli di ozono. Tali criticità dovranno necessariamente essere affrontate affiancando alle azioni già attuate a livello provinciale, una strategia di piani e misure coordinate a livello regionale e di area vasta, come per altro stabilito dalle importanti novità normative introdotte a livello nazionale proprio lo scorso anno. Nel 2010, infatti, è stato pubblicato il D.Lgs n. 155, il quale in attuazione della Direttiva 2008/50/CE relativa “alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa”, istituisce un quadro normativo unitario in materia di valutazione e gestione della qualità dell'aria ed è finalizzato in particolare ad individuare obiettivi volti ad evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente. Queste novità dovrebbero portare finalmente alla redazione di un Piano nazionale la cui assenza è stata nel 2009 per l’Unione Europea una delle infrazioni più significative inflitte al nostro Paese su questo tema.

Tra le novità introdotte dal D.lgs 155 vi sono nuovi strumenti regionali di gestione della qualità dell’aria, la definizione di una nuova zonizzazione, l’aggiornamento dei limiti normativi da rispettare ed i nuovi standard della rete di monitoraggio con cui misurare gli inquinanti. Quest’ultimo aspetto determinerà una revisione complessiva della attuale rete regionale e provinciale, con una riduzione delle stazioni di rilevazione per la nostra realtà. Risulterà quindi fondamentale garantire una corretta integrazione tra i diversi strumenti di gestione e valutazione della qualità dell’aria, dalla misura strumentale alla modellistica numerica, al fine di disporre nei prossimi anni di report e valutazioni caratterizzati da metodi e criteri comuni su tutto il territorio nazionale.  Solo così si riuscirà a garantire una corretta ed adeguata informazione che vada oltre le criticità giornaliere, il necessario coinvolgimento dei territori a partire dai comuni, e ad individuare e monitorare in modo sempre più efficace ed efficiente le misure da adottare per contrastare l'inquinamento atmosferico ed i suoi effetti nocivi per la salute di noi tutti.

Stefano Vaccari
Assessore all'Ambiente, Protezione civile,
Mobilità e Sport della Provincia di Modena
(mandato 2009 - 2014)