Comunicato stampa N° 1172 del 25/10/2002
"La replica a suon di numeri del ministro Giovanardi all’arcivescovo di Modena e presidente nazionale della Caritas non risponde al merito delle questioni sollevate da monsignor Benito Cocchi rispetto alla nuova legge sull’immigrazione". Lo sostiene Giorgio Razzoli, assessore alle Politiche sociali e delle famiglie della Provincia di Modena.
"Non è una sorpresa – spiega Razzoli - che la politica di questo governo abbia come punti di riferimento valori ben diversi da quelli che guidano l’operato della Caritas, ma forse servirebbe maggiore rispetto per valutazioni che hanno fondamenti seri e motivati e che tengono conto delle esigenze di accoglienza e del rispetto dei diritti delle persone, senza nulla togliere alla necessità di un’efficace contrasto dell’immigrazione clandestina". Ma per Razzoli gli elementi di "paura e difficoltà" a cui fa riferimento il vescovo sono proprio quelli che "rischiano di creare l’idea che in Italia non si entra più, almeno non più legalmente visto che nei fatti è poi difficile impedire gli accessi: in futuro avremo meno immigrati regolari e più espulsioni, ma di sicuro anche più clandestini, più facilmente associabili alla criminalità, e meno situazioni regolarizzate".
"Non sono i numeri della sanatoria – aggiunge Razzoli - la risposta a questi problemi. Anzi, dimostrano solo che le questioni esistono e che per essere risolte le sanatorie non bastano. Non possiamo pensare agli immigrati solo come a dei lavoratori di cui abbiamo bisogno per le nostre aziende, solo come badanti per le nostre esigenze familiari, solo come braccia senza alcun diritto di essere considerati persone".
Data comunicato | 25/10/2002 |
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Numero | 1172 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | venerdì 25 ottobre 2002 |
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data di modifica: | giovedì 25 agosto 2005 |