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Con le prime precipitazioni nevose del fine settimana scorso in Appennino è scattato per la Provincia il
piano neve che assicura, durante il prossimo inverno, il
servizio spartineve e spargisale lungo gli oltre mille chilometri di strade provinciali.
E' già partita la distribuzione di parte del sale (acquistate per ora circa 1100 tonnellate per una spesa di circa 120 mila euro) nei magazzini provinciali o presso le ditte che svolgono il servizio spargisale e sono pronti i mezzi spartineve che assicurano il servizio nelle diverse aree di competenza assegnate.
E
dal 15 novembre entra in funzione,
in via sperimentale per i
25 mezzi dell'area di Modena, la
nuova gestione satellitare dei mezzi stessi. Attraverso un dispositivo gps installato su spartineve e spargisale, i tecnici del servizio provinciale Viabilità controlleranno gli spostamenti, snellendo anche tutte le procedure burocratiche. I dati, infatti, forniscono la posizione in tempo reale dei mezzi, visualizzata sulla cartografia, compresi i rapporti di sintesi giornaliera, settimanale e mensile sulle ore di lavoro e i chilometri percorsi.
«Finora - sottolinea
Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture - i controlli erano affidati agli operatori in servizio nelle diverse zone, ora con questo nuovo sistema rendiamo più efficiente la gestione, garantendo inoltre un servizio in più ai cittadini che potranno verificare on line nel sito della Provincia e in tempo reale l'attività degli spartineve e spargisale, localizzando la loro posizione sulle mappe».
Il costo complessivo per l'introduzione del sistema (sviluppato da Engim, azienda di software modenese e già adottato dai comuni di Sassuolo e Fiorano) ammonta a circa dieci mila euro che la Provincia punta a recuperare attraverso una gestione più efficiente di un servizio che nell'inverno 2011-2012 ha avuti costi complessivi pari a oltre un milione di euro e 700 mila euro. Complessivamente, ogni abbondante nevicata, costa alla Provincia circa 300 mila euro per l'attività dei mezzi spartineve e spargisale.
La fase sperimentale (fino al 30 aprile del 2013) riguarda la zona di Modena e comuni confinanti, da Campogalliano a Castelfranco Emilia, da Bomporto, Ravarino, Bastiglia a Sassuolo, Castelnuovo Rangone e Spilamberto.
Per il piano neve a disposizione della Provincia ci sono 173 mezzi: di questi
127 sono spartineve (tutti di ditte private convenzionate, in genere agricoltori, individuate tramite gara d'appalto biennale) di cui 67 in montagna e 60 in pianura. I mezzi
spargisale sono 30, più nove di proprietà della Provincia, di cui 21 in montagna e 18 in pianura, oltre a
sette mezzi "combinati" cioè sia spartineve che spargisale. A questi si aggiungono, inoltre,
due turbine di proprietà della Provincia utilizzate in genere per tenere aperte le strade provinciali sul crinale nella zona di Frassinoro in particolare al passo delle Radici.
Per garantire questo servizio
lo scorso inverno, caratterizzato da ripetute abbondanti nevicate, la Provincia ha
speso circa un milione e 700 mila euro (di cui 258 mila per l'acquisto del sale), mentre nell'inverno 2010-2011 la spesa è stata di un milione e 520 mila euro (387 mila euro per il sale).
Dal punto di vista organizzativo il territorio provinciale è suddiviso in nove macroaree, a loro volta articolate in 72 lotti, 28 tratti e sette percorsi misti (dove è prevista la spalata e il sale anche in contemporanea) assegnati a 76 ditte private proprietarie dei mezzi. Quando la neve al suolo supera i quattro centimetri, i mezzi devono uscire e raggiungere il tratto di strada assegnato entro 30 minuti.
«I tecnici provinciali - spiega
Luca Rossi, dirigente del servizio provinciale Manutenzione opere pubbliche - e gli operatori in servizio nella diverse zone su tutto il territorio hanno il compito di verificare in tempo reale le esigenze sia di spalatura che di sale e far scattare il piano in ogni momento. Una attenzione particolare - continua Rossi - viene garantita per le aree a rischio individuate che, per caratteristiche del tracciato, ponti o cavalcavia, o a causa dell'esposizione alle intemperie, come diversi tratti perennemente all'ombra in montagna, necessitano interventi specifici e spesso anche quando le precipitazioni sono terminate da giorni».
Ma questi interventi non eliminano i rischi completamente: come ricordano i tecnici della viabilità provinciale, infatti, con temperature particolarmente rigide l'effetto del sale si attenua fino a diventare nullo. Anche per questo in caso di neve o ghiaccio c'è l'obbligo su tutte le strade provinciali di guidare con catene o gomme da neve.