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27 dicembre 2009

Maltempo, rientra l’allerta per i fiumi modenesi

L’ ondata di piena dei fiumi Secchia e Panaro è transitata senza danni su tutto il territorio modenese. Ancora disagi per le frane nell’ Appennino. Rientra l’allerta, ma la Protezione civile della Provincia di Modena continua il monitoraggio dei fiumi. La Regione richiederà la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale

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È stato riaperto alle 16,30 anche ponte Motta a Cavezzo sul Secchia. Era l'ultimo dei ponti modenesi ancora chiusi per precauzione a causa delle piene del Secchia e Panaro. La situazione d'allarme verrà disattivata alle 21 anche a S.Possidonio e Concordia.

Tra venerdì 25 e domenica 27 dicembre l'attività di coordinamento della protezione civile della Provincia di Modena ha impegnato 580 volontari, appartenenti a una cinquantina di associazioni, per garantire il monitoraggio dei fiumi 24 ore su 24.

''Ripristino degli argini e messa in sicurezza del 'nodo' di Modena, per quanto riguarda i fiumi Secchia e Panaro, e del nodo di Bologna relativamente al Reno''. Sono le priorità in Emilia-Romagna individuate dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che oggi alle 16.20 è atterrato con l'elicottero nella sede dei volontari di Marzaglia (Modena), in una delle tappe del suo 'tour' nelle zone alluvionate. Il presidente della regione Vasco Errani ha firmato e consegnato a Bertolaso la richiesta dello stato di emergenza per 25 milioni di euro.

"Il sistema ha funzionato - commenta l'assessore provinciale all'Ambiente Stefano Vaccari - e per questo dobbiamo ringraziare i tecnici e i volontari impegnati durante le festività. Ora servono gli interventi sul nodo idraulico che ha garantito il sottosegretario Bertolaso a cominciare dall'ampliamento delle casse di espansione del Secchia dimensionandola agli eventi degli ultimi anni, dalla regolazione della cassa del Panaro, dall'adeguamento delle arginature, dal sistema idraulico della città di Modena (prati di San Clemente e quarto lotto del diversivo Martignana).

Siamo impegnati - annuncia Vaccari - a realizzare al più presto le progettazioni e per avviare i lavori non appena le risorse saranno disponibili".

 

Sulla strada provinciale 324 in comune a Pievepelago, dove una frana all'altezza della deviazione per Lago Santo nei giorni scorsi ha interrotto la circolazione, è stata attivata una deviazione per consentire il transito dei mezzi leggeri. La deviazione, segnalata sul posto, utilizza la strada comunale di Rocca Pelago.

Per i mezzi pesanti si suggerisce l'utilizzo della statale 12 dell'Abetone. I mezzi provenienti dalla Toscana attraverso il Passo delle Radici, invece, devono percorrere la provinciale 486 di Montefiorino per poi dirigersi a Palagano e quindi a Lama Mocogno per raggiungere la statale 12.

Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e web
fonte: Ufficio stampa
data di creazione: domenica 27 dicembre 2009
data di modifica: giovedì 7 gennaio 2010