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12 dicembre 2007

Giornata della Rete italiana di cultura popolare

Il 13 dicembre 13 eventi in 13 province per riscoprire la cultura popolare italiana. A Modena presso la chiesa di S.Paolo è in programma il concerto "Transfolk" a cura del Gruppo emiliano, un mix di musica popolare e cabaret.

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Giovedì 13 dicembre si svolgono in comtemporanea 13 eventi tra essi correlati in 13 diverse province italiane. Si tratta della prima Giornata della Rete italiana di cultura popolare, una manifestazione organizzata dal Comitato Festival delle Province, per riscoprire e tutelare le tradizioni e le diverse espressioni della cultura popolare italiana. In adesione a questo progetto, la Provincia di Modena ha organizzato uno di questi 13 eventi: il concerto "Transfolk", una miscela di musica popolare e cabaret con gli interpreti del Gruppo emiliano, in programma alle 21 con ingresso libero presso la chiesa di San Paolo in via Selmi a Modena.

Il Gruppo emiliano "da sempre raccoglie un festoso lancio di ortaggi e monetine presso i pubblici di tutte le età", come annunciato ironicamente dal sito ufficiale. In attività fin dal 1979, la band è composta da Marco Chiappelli (chitarra, mandolino e voce), Paolo Giacomoni (violino, fisarmonica e voce), Roberto Losi (flauto, ocarine e voce), Gian Emilio Tassoni (contrabbasso e voce). Il gruppo propone musica della tradizione folkloristica emiliana nello stile dei musicisti di strada, in uno spettacolo dove la presenza scenica, la comicità, il coinvolgimento e le improvvisazioni col pubblico ricoprono un ruolo fondamentale.

"Tra i compiti che ci siamo dati come Provincia c’è anche quello di valorizzare le ricchezze culturali e l’identità del nostro territorio – commenta Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura – guardando al futuro ma senza dimenticare le nostre radici. Questa festa è per noi l’occasione di portare alla ribalta la storia, la cultura e la tradizione, anche musicale, che ci caratterizzano come emiliani e nello stesso tempo un modo per essere parte di un’unione ideale con tante altre città italiane".

La prima Giornata della rete Italiana di cultura popolare è solo uno dei tanti progetti portati avanti dal Comitato Festival delle Province, come anche il Festival Itinerante di Cultura Popolare (denominato Festival delle Province), il Premio Internazionale dei Testimoni della Cultura Popolare, le Cattedre Ambulanti di Cultura Popolare, il Festival dell'Oralità Popolare.

Il Comitato Festival delle Province è una rete al momento costituita da 15 Province, dall’Associazione Slow Food e dal Teatro delle Forme. E’ una struttura che da anni si adopera, attraverso studi, ricerche, attività, progetti, manifestazioni, affinché le tradizioni e le diverse espressioni della cultura popolare dei territori vengano riscoperte, tutelate, valorizzate e contestualizzate nel solco della modernità. Viene svolto in questo ambito un grosso lavoro di monitoraggio, ricerca, raccolta e sistematizzazione della cultura materiale degli specifici territori, delle minoranze linguistiche, delle forme spettacolari (musica, teatro, oralità) e di quelle più tradizionali come le feste, i costumi locali, i riti. Si tratta di un marchio di qualità e di identità territoriale, una risorsa per la promozione delle risorse locali.

Oltre al concerto modenese, gli altri 12 eventi organizzati nella giornata del 13 dicembre vedono come protagonisti la cultura popolare della valle dell’Aniene ad Arsoli (Roma), i Cantori di Marsaglia a Piacenza, i Poeti improvvisatori "a braccio" a Rieti, canti e danze popolari del Polesine a Rovigo, i cantori sardi a Sassari, il Coro Bajolese e Gipo Farassino a Torino, Masino Anghilante a Cuneo, i Concerti della Cultura popolare del Gargano a Foggia, la tradizione romagnola del liscio a Forlì, la musica etnica abruzzese a L'Aquila, la cultura popolare umbra a Perugia, i cantori Cosentini a Cosenza.

La Chiesa di san Paolo di Modena, sede del concerto modenese del Gruppo emiliano, fa capo alla fondazione della Chiesa di S. Paolo e fa parte di un complesso di edifici, posti a lato dell’odierna via Selmi, composto da due chiese, dall’antico monastero femminile agostiniano e dall’Educatorio Provinciale.
Oggi la Chiesa di S.Paolo è divenuta una sede espositiva, adibita a mostre d’arte in prevalenza moderna e contemporanea, destinata anche a convegni, incontri ed altri eventi. Si presenta come un luogo particolarmente suggestivo per la sua lunga storia, per la stratificazione di stili, per le numerose tracce di un ricchissimo passato.

Documentazione allegata

Allegati

Il programma della prima Giornata della Rete italiana di cultura popolare
data dell'ultimo aggiornamento: mercoledì 12 dicembre 2007
rete_italiana_cultura_popolare.pdf (175Kb)
Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e Web
fonte: Ufficio Stampa
data di creazione: mercoledì 12 dicembre 2007
data di modifica: giovedì 13 dicembre 2007