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Comunicato stampa N° 1718 del 17/12/2007

pari rappresentanza nello statuto della provincia

approvate dal consiglio norme antidiscriminatorie

Puntare a una rappresentanza paritaria dei sessi nelle istituzioni. E’ questo il senso delle modifiche a due articoli dello Statuto della Provincia di Modena approvate dal Consiglio provinciale con il solo voto contrario della Lega nord e quello favorevole di tutti gli altri gruppi. La modifica, che applica un ordine del giorno sulle norme antidiscriminatorie approvato all’unanimità il 21 marzo 2007, prevede che, a partire dalle prossime elezioni amministrative, la composizione della Giunta provinciale debba «perseguire una rappresentanza paritaria dei sessi e garantire comunque una presenza non inferiore a un terzo per ciascun sesso». La stessa norma si applica anche agli organi collegiali di enti, aziende e istituzioni della Provincia. Al principio di pari rappresentanza si devono inoltre ispirare anche le nomine e le designazioni dei rappresentanti della Provincia di competenza del Presidente.

Caterina Liotti (Ds-l’Ulivo) ha sottolineato il valore di «una modifica concreta, ottenuta con il lavoro trasversale, senza pareri discordanti, dell’assemblea delle elette». Giorgio Barbieri (Lega nord) ha dichiarato di voler vincolare il voto favorevole all’approvazione di un ordine del giorno «che condanni i fatti squallidi accaduti durante la manifestazione romana contro la violenza alle donne, quando parlamentari di centrodestra sono state cacciate dal corteo».

Andrea Sirotti (Ds-l’Ulivo) ha condiviso la condanna ma ha detto di non capire «la necessità di subordinarvi il voto». Franca Barbieri (Ds-l’Ulivo), ricordando che «anche ministre in carica sono state cacciate da quel corteo», ha commentato: «Purtroppo servono ancora norme antidiscriminatorie». Anche Elena Malaguti (Margherita-l’Ulivo) si è unita alla condanna del comportamento violento aggiungendo che «a maggior ragione si deve dare merito alla condivisione del nostro lavoro da parte di tutte le forze politiche». Per Luca Caselli (An) «i fatti di Roma sono avvenuti perché c’è ancora la convinzione che solo le donne di sinistra siano impegnate in politica».

Tomaso Tagliani (Udc) ha chiesto alle donne della sinistra l’ordine del giorno di condanna e Claudia Severi (Forza Italia) ha rimarcato che «l’esigenza condivisa di questo ordine del giorno testimonia un salto di qualità del Consiglio». Non entusiasta della modifica, Walter Telleri (Verdi) ha votato sì «con la consapevolezza che se non è aria fritta, poco ci manca», mentre per Lella Rizzi (Ds-l’Ulivo) «il principio affermato è importante al di là dell’efficacia» e per Stefano Lugli (Prc) «bisogna esserne orgogliosi».

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
17/12/2007
Numero
1718
Ora
16
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: lunedì 17 dicembre 2007
data di modifica: lunedì 17 dicembre 2007