Nell’ambito delle produzioni zootecniche si registra un calo complessivo del  2,3 per cento. La produzione lorda vendibile scende a 240 milioni di euro (nel 2005 era di 246 milioni).

In particolare, si registra un calo per quanto riguarda il settore bovino che registra un meno quattro per cento rispetto allo scorso anno dovuto alla difficoltà di reperire vitelli da ristallo. Inoltre, se persisterà l’andamento negativo per il Parmigiano-Reggiano si assisterà alla chiusura di stalle da latte, che va evitato con tutti i mezzi.

Il comparto suinicolo registra una lieve diminuzione dello 0,7 per cento della consistenza; si può quindi parlare di una certa stabilità dopo il secco calo  degli anni scorsi. I prezzi alla produzione sono risultati discreti, in crescita rispetto all’anno precedente.

Rispetto al 2005, le produzioni lorde vendibili del settore suinicolo sono in incremento,  infatti a oggi rappresentano il 39 per cento, mentre il settore bovino scende di 3 punti percentuali rispetto all’annata agraria scorsa.

La zootecnia minore registra buoni risultati di mercato per il settore ovi caprino che vede un aumento della consistenza degli ovini(+3 per cento) e una diminuzione dei caprini (-13 per cento).

Per gli avicunicoli si denota un andamento di mercato negativo, in particolare per gli avicoli si riscontrano produzioni in ribasso e, nonostante i segnali di ripresa del mercato, non sembrano ancora passate del tutto le drastiche conseguenze che l’allarme aviaria aveva scatenato l’anno passato. 

Pur essendo verificate diminuzioni di produzione, i prezzi risultano in aumento del 3 per cento.