Chi si rivolge alla Consigliera di Parità
Una lavoratrice o un lavoratore che ritiene di aver subito una discriminazione di genere:
- nell’accesso al lavoro;
- nella formazione professionale;
- nello sviluppo di carriera;
- nella retribuzione; in relazione alla maternità;
- al rientro dai periodi di congedo per maternità, per paternità o congedo parentale.
Il cittadino che desidera ricevere informazioni:
- sulla normativa generale di parità e pari opportunità;
- sulla tutela della maternità;
- sugli strumenti di conciliazione;
- sugli strumenti contrattuali.
I soggetti sindacali al fine di:
- segnalare casi di discriminazione di genere;
- collaborare alla tutela dei lavoratori e delle lavoratrici;
- collaborare a progetti di promozione delle pari opportunità.
Le aziende pubbliche e/o private al fine di ricevere un aiuto per:
- promuovere azioni positive;
- proporre progetti sulla flessibilità;
- (L.n. 53/2000 e D.lgs. n. 151/2001);
- istituire organismi di parità.
Istituzioni ed Enti locali al fine di:
- predisporre il piano di azioni positive in base all’art. 48 del D.lgs. n.198/2006;
- istituire organismi di parità.
Proprietà dell'articolo
data di creazione: |
giovedì 27 novembre 2014 |
data di modifica: |
mercoledì 31 luglio 2019 |