Comunicato stampa N° 1236 del 09/11/2002
Gli adolescenti modenesi si nutrono correttamente. Dall'indagine sulle abitudini alimentari di oltre 1.200 adolescenti, emerge, infatti, che i giovani intervistati hanno un'alimentazione sostanzialmente equilibrata, nella quale prevalgono i cereali e loro derivati, ma dove compaiono in misura ancora insufficiente frutta e verdura. Solo una minima percentuale di adolescenti (circa il quattro per cento) consuma merendine o snack.
Disturbi alimentari, assunzione errata di determinati alimenti (ad esempio gli integratori) e abuso di farmaci possono portare a situazioni di cosiddetto pre-doping. Per questo motivo il progetto "Tallone di Achille" ha promosso anche uno studio sui comportamenti alimentari degli adolescenti, curato dalla dottoressa Sabrina Severi, biologa nutrizionista del servizio Igiene, alimenti, nutrizione del dipartimento di Sanità pubblica dell'Azienda USL di Modena.
Ai ragazzi è stato chiesto di compilare un diario alimentare di un giorno feriale, nel quale annotare tutti gli alimenti e le bevande consumati nelle 24 ore precedenti, segnalando anche le quantità. L’analisi dei diari alimentari ha permesso di valutare le abitudini alimentari del gruppo, ed in particolare il tipo di alimenti consumati e il ritmo dell’assunzione durante la giornata. Questi i risultati: la maggior parte dei ragazzi consuma sia la prima colazione (l'82 per cento del campione), che il pranzo e la cena (98 per cento). Molti (il 65 per cento) fanno anche due spuntini giornalieri. Scendendo più nel dettaglio, la colazione è composta da latte e prodotti da forno, il pranzo da un primo piatto o piatto unico (con preferenza per il tradizionale piatto di pastasciutta), la cena serale è costituita prevalentemente dal solo secondo piatto senza la pasta. I dati della ricerca confermano che il consumo di frutta e verdura tra gli adolescenti è ancora scarso. I ragazzi, pur riconoscendo che si tratta di alimenti salutari e di alto valore nutrizionale, non li consumano in misura adeguata.
Merendine e snacks vengono scelti con maggiore frequenza dai ragazzi più piccoli (14-15 anni). Crescendo, le scelte appaiono più equilibrate, ed i ragazzi si orientano verso cibi più sani. I dati della ricerca potranno essere utilizzati dai diversi operatori a contatto con il mondo giovanile (insegnanti, genitori, medici, esperti) per correggere gli errori alimentari più comuni e favorire l’apprendimento di corrette abitudini nutrizionali.
Data comunicato | 9/11/2002 |
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Numero | 1236 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | sabato 9 novembre 2002 |
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data di modifica: | giovedì 25 agosto 2005 |