Dalla nuova forma di governo della Regione, con le modalità di elezione del presidente, fino agli istituti di partecipazione, come il referendum e la petizione, e al rapporto con gli enti locali. Sono alcuni dei temi principali affrontati dalla commissione regionale per la revisione dello Statuto che lunedì 20 maggio (ore 15,30, sala del Consiglio provinciale in viale Martiri della Libertà 34) è a Modena per raccogliere pareri e suggerimenti da parte degli amministratori locali e dei rappresentanti della società.

L’iniziativa fa parte di una serie di audizioni avviate dalla commissione, presieduta dal consigliere regionale Marco Lombardi, al termine della prima fase dei lavori, prima cioè di affidare ai tecnici l’elaborazione dell’articolato. La revisione dello Statuto è prevista dall’articolo 123 della Costituzione riformato recentemente.

I lavori della commissione si sono concretati su quattro grandi temi: i principi su cui deve fondarsi lo Statuto che regola la vita civile e politica dei cittadini emiliano-romagnoli e delle loro istituzioni; l’equilibrio dei poteri tra i vari organi della Regione (Consiglio, Giunta, Presidente); i rapporti tra l’ente Regione e l’esterno (in particolare con le autonomie locali e l’Europa); la riforma della struttura organizzativa della Regione per adattarla alla sua nuova configurazione statutaria.