Dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la città di Modena, lunedì 26 agosto, l’assessore provinciale all’Ambiente Ferruccio Giovanelli ha convocato un incontro giovedì 29 agosto (ore 9 nella sede dell’assessorato Ambiente della Provincia, via Barozzi 340, Modena) per fare il punto sulla sicurezza idraulica nel modenese, in particolare sul canale Naviglio. Il corso d’acqua, infatti, a seguito del violento nubifragio ha superato nel pomeriggio il livello di guardia, allarme poi rientrato in serata.

Parteciperanno i rappresentanti dell’Aipo, l’agenzia interregionale che dal maggio scorso ha ereditato le funzioni del Magistrato del Po, del Servizio regionale Difesa del suolo e del Comune di Modena.

"La capacità di deflusso delle acque del Naviglio – afferma Giovanelli – è stata messa a dura prova. Il corso d’acqua è da tempo interessato da un programma di interventi di adeguamento. Faremo una verifica dei lavori eseguiti e di quelli già programmati in attesa di finanziamento per garantire una sempre maggiore sicurezza".

Sul canale Naviglio sono già stati investiti in questi ultimi anni quasi 16 miliardi di lire Nell’elenco dei lavori già finanziati figurano quelli dell’Aipo per il riassetto idraulico ambientale da Modena fino alla Conca di Albareto, quelli della Regione per completare il canale diversivo Martiniana a monte della città e per la sistemazione del torrente Grizzaga, del Comune di Modena per concludere il collettore fognario di levante.

Inoltre con i nuovi fondi del Governo sulla difesa del suolo, non ancora sbloccati, saranno realizzati ulteriori interventi per oltre nove milioni di euro, tra cui la costruzione dei "portoni vinciani" per regolare il deflusso delle acque del Naviglio in caso di piena del Panaro, la realizzazione di un bacino contro le piene a S.Clemente e l’adeguamento del Cavo Levata che sfocia nel Naviglio.

Intanto i tecnici del servizio provinciale Agricoltura stanno eseguendo i primi rilievi nelle zone intorno alla città di Modena sui danni provocati dal nubifragio di lunedì. Per ora non si rilevano situazioni particolarmente gravi ma, come confermano gli stessi tecnici, il violento acquazzone ha peggiorato una situazione già difficile (soprattutto per frutteti e vigneti), a causa maltempo delle settimane scorse.