Comunicato stampa N° 968 del 05/09/2002
La dama è un gioco antichissimo, già praticato dai romani (lo chiamavano "ludum latrunculorum"), in Oriente (Cina e India) e nel mondo arabo, ma le sue regole attuali sono relativamente recenti e, nel corso dei secoli, si sono differenziate da paese a paese.
Accanto alla Dama italiana, infatti, ci sono la Dama cinese, quella inglese, quella russa eccetera. Ed esiste oggi la Dama internazionale che si gioca su di un quadrato di cento caselle dove, per esempio, la pedina può mangiare anche la dama, la dama si muove come l’alfiere degli scacchi e mangia a qualsiasi distanza.
La Dama italiana, invece, si gioca sulla classica scacchiera a 64 caselle (deve essere nera quella in basso a destra) con 12 pedine che si muovono in diagonale sulle caselle scure, soltanto in una direzione e mangiando le pedine avversarie che incontrano. Una volta arrivata sul fondo, la pedina si trasforma in dama e può muoversi, sempre in diagonale e una casella alla volta, in tutte le direzioni mangiando sia le pedine sia le dame. Ma una dama non può essere mangiata da una pedina.
Dal 1934 la Federazione italiana dama, inoltre, ha abolito la regola del "soffio": è obbligatorio mangiare i pezzi, ma non è più prevista la cattura del pezzo avversario che, per distrazione o per scelta, non mangia. E di fronte e più possibilità di presa esistono regole precise per definire le priorità delle mosse.
Data comunicato | 5/9/2002 |
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Numero | 968 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | giovedì 5 settembre 2002 |
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data di modifica: | giovedì 25 agosto 2005 |