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Comunicato stampa N° 1311 del 05/12/2002

"immagini di luce" - la mostra sul "chiarismo"
dal 7 dicembre al s. paolo foto e dipinti a confronto

Fotografia e pittura a confronto nel comune denominatore del "chiarismo". E’ questo il filo conduttore della mostra "Immagini di luce" che inaugura sabato 7 dicembre (ore 17) nella chiesa di S. Paolo a Modena. La rassegna rimane aperta fino al 19 gennaio. Orari: feriali dalle 16,30 alle 19,30; sabato, domenica e festivi: 10-12,30/16,30-19,30.

L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Modena, propone un repertorio di oltre 70 opere di cui 40 dipinti di maestri italiani dagli anni ’30 agli anni ’50 e una trentina di scatti fotografici dello stesso periodo.

Ai dipinti, eseguiti secondo lo stile del "chiarismo", dove è la luce a dominare su colori e figure, vengono accostate le foto, eseguite con una tecnica dove, analogamente al "chiarismo", si esaltano la luce fino ad ottenere un raffinato biancore che prevale su grigi e ombre.

"Un parallelo stilistico interessante e del tutto inedito – spiega Graziano Pattuzzi, presidente della Provincia di Modena – per un’iniziativa che valorizza anche alcuni autori modenesi".

Tra i modenesi in mostra spicca, nella sezione fotografica, Gualberto Davolio Marani, fotografo modenese, considerato tra i fondatori del "chiarismo" (vedi comunicato n. 1312).

Nella sezione dedicata alla pittura sono esposte le opere dei modenesi Mario Vellani Marchi, Tino Pelloni, Leo Masinelli, Oscar Sorgato e Augusto Zoboli, poi Pio Semeghini, mantovano ma artististicamente cresciuto a Modena, quindi Carlo Dalla Zorza, Fioravante Seibezzi, Mario Disertori, Francesco De Rocchi, Umberto Lilloni, Adriano di Spilimbergo e Angelo Del Bon.

"Gran parte degli artisti – spiega Graziella Martinelli Braglia, curatrice del catalogo della mostra - provengono dalla scuola di Burano e dal chiarismo lombardo, due correnti che condivisero l’interesse per un tonalismo intriso di luminosità, alternativo alle poetiche tipiche di quel periodo".

Le sezione fotografica, curata da Italo Zannier, presenta gli scatti, oltre che di Marani, di Giovanni Tosi, altro modenese, Carlo Bevilacqua, Gino Bolognini, Giuseppe Cavalli, Paolo Monti, Fulvio Roiter, Bruno Rosso e Federico Vender.

"La selezione racconta un momento intensamente sperimentale nella storia della fotografia – sottolinea Zannier – caratterizzato dalla ricerca di una nuova estetica fondata sulla luce e su valori simbolici".

Informazioni sulla mostra: www.provincia.modena.it, 059 209440.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
5/12/2002
Numero
1311
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: giovedì 5 dicembre 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005