Per la Provincia di Modena il 2002 si apre con un nuovo assetto organizzativo interno. Dal 1 gennaio è entrata in vigore la riorganizzazione che rende la struttura più compatibile alle nuove competenze assegnate.

Dai dieci settori, comprensivi di una trentina di servizi, si è passati a sette aree e un Dipartimento: quindi da dieci dirigenti apicali si è scesi a otto tutti interni all’amministrazione.

La decisione è stata deliberata dalla Giunta provinciale nei giorni scorsi e perfezionata dal presidente della Provincia Graziano Pattuzzi il 29 dicembre con la nomina dei dirigenti a capo di ciascuna aggregazione organizzativa.

"Questo nuovo assetto – afferma il presidente Graziano Pattuzzi – punta a raggiungere una migliore e più efficace organizzazione del lavoro grazie a una maggiore semplificazione e integrazione con l’abbinamento di alcune funzioni che facevano riferimento a settori diversi. Tra gli obiettivi quello di rispondere meglio alle nuove esigenze. La Provincia, infatti, è un ente in profonda trasformazione con le nuove competenze, anche di tipo gestionale, che ne stanno modificando le caratteristiche di fondo richiedendo così una nuova dinamica organizzativa per una struttura sempre più complessa".

La nuova macrostruttura organizzativa si presenta con: l’area Risorse umane (personale, organizzazione, informatica e affari generali), l’area Finanziaria (che comprende anche patrimonio ed economato), l’area Programmazione e pianificazione territoriale, l’area Ambiente e difesa del suolo, l’area Economia (agricoltura, industria e servizi), l’area Formazione e lavoro (che comprende anche istruzione e politiche sociali) e l’area Lavori pubblici. A queste macro aree si aggiunge il Dipartimento di Presidenza al quale fanno capo diverse competenze trasversali all’amministrazione tra cui la comunicazione e la cultura, le politiche europee, le relazioni internazionali, la cooperazione allo sviluppo e il controllo direzionale.

La riorganizzazione dell’ente in aree e le diversa ripartizione di alcuni servizi non cambia l’assegnazione delle deleghe ai singoli assessori. "Le politiche – aggiunge Pattuzzi - saranno sempre più trasversali rispetto all’apparato tecnico-amministrativo. E’ questa, infatti, una delle premesse necessarie per comprendere la filosofia alla base della riorganizzazione".

Ai vertici delle aree sono stati nominati: Ubaldo Fraulini (Risorse umane), Onelio Pignatti (Finanziario), Eriuccio Nora (Programmazione), Mira Guglielmi (Ambiente), Sergio Formenti (Economia), Gino Scarduelli (Formazione e lavoro), Alessandro Manni (Lavori pubblici) e Luigi Benedetti (Dipartimento presidenza).