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Comunicato stampa N° 1299 del 27/11/2002

bilancio preventivo 2003 della provincia \ 1
manovra di 240 milioni di euro: 118 milioni € di investimenti

Più che raddoppiata rispetto al 2002 la spesa per investimenti con la conferma della scelta di investire sulle infrastrutture necessarie al territorio con risorse per 285 milioni di euro nel triennio. E’ la caratteristica principale del bilancio preventivo per il 2003 e del Piano triennale degli investimenti 2003-2005 della Provincia di Modena. I due documenti finanziari sono stati illustrati al Consiglio provinciale dal presidente Graziano Pattuzzi mercoledì 27 novembre. Dibattito e voto sono in programma martedì 17 e mercoledì 19 dicembre.

La manovra finanziaria per il 2003 è complessivamente di 239 milioni e 384 mila euro, quasi 64 milioni di euro in più rispetto a quella dell’anno precedente (più 37 per cento) che ammontava a 175milioni e 458 mila euro.

Nello specifico, 108 milioni e 864 mila euro riguardano la spesa corrente (più 20 milioni di euro rispetto il bilancio di previsione del 2002, il 23 per cento) e 117milioni e 863 mila euro gli investimenti (più 42 milioni, il 56 per cento), mentre è di cinque milioni e 261 mila euro la quota per il rimborso prestiti e di sette milioni e 395 mila euro quella per le spese conto terzi.

"È un bilancio equilibrato - sottolinea Graziano Pattuzzi – che conferma l’impegno straordinario sulla spesa per investimenti per realizzare una insieme di interventi che ci consente di rispondere alle numerose richieste avanzate da imprese e cittadini in termini di infrastrutture viarie: dalla Pedemontana alla Cispadana, fino ai tanti interventi sulle ex statali e sulla viabilità dei principali centri della montagna".

La lettura della relazione del presidente, ritardata per una protesta dei consiglieri della Casa delle Libertà che avevano chiesto di ottenere il documento prima della seduta, è stata interrotta per qualche minuto dagli stessi consiglieri che sono usciti dall’aula consegnando polemicamente il materiale ricevuto: i documenti contabili del Bilancio, ma non la relazione che Pattuzzi aveva iniziato da pochi minuti.

Sul fronte delle entrate, comunque, si registrano 55 milioni e 749 mila euro di proventi tributari (un aumento del 2,8 per cento: cala con la crisi dell’auto la base imponibile dell’Ipt mentre cresce automaticamente l’addizionale sulla Rc auto) e circa 61 milioni di trasferimenti che aumentano del 46 per cento (oltre 19 milioni di euro) pressoché tutti collegati alle risorse per il trasporto pubblico locale, per la prima volta iscritte a bilancio dalla Provincia di Modena. I proventi diretti (gli interessi attivi sulla liquidità) ammontano a quasi due milioni e mezzo di euro e crescono rispetto allo scorso anno del 16,5 per cento (più 340 mila euro).

Per la spesa si registrano aumenti rispetto allo scorso anno, oltre che per i contributi relativi al settore trasportistico (più 20 per cento), anche per le risorse umane (più 7,3 per cento dovuti al nuovo contratto e all’integrativo aziendale, recupero inflazione e accordo Governo-sindacati), per la gestione della macchina amministrativa (più 1,5 per cento) e per le spese di sviluppo (più 1,8 per cento).

"Pur avendo un bilancio in attivo - ammonisce il presidente Pattuzzi – i vincoli introdotti dalla Finanziaria 2003 alla Camera con il maxi emendamento del Governo, non consentono il rispetto del "Patto di stabilità interna" per le Province che, tra gli enti locali, registrano il peggior danno in termini finanziari".

Anche per il bilancio 2003, come lo scorso anno, sono previste entrate correnti superiori alle uscite: circa quattro milioni e 700 mila euro saranno così accantonati per finanziare investimenti per oltre 47 milioni (ogni milione utilizzato innesca dieci milioni di investimenti) senza ricorrere ad altre forme di indebitamento.

Confermata anche la scelta a favore di una nuova sede della Provincia. Nel ricordarne i vantaggi (risparmi economici, logistica, razionalizzazione del patrimonio immobiliare), il presidente Pattuzzi ha dichiarato che, dopo un’impegnativa serie di analisi e approfondimenti ("che ci confortano in merito alla fattibilità tecnica e finanziaria dell’operazione") sono state individuate due scelte interessanti: l’attuale Sant’Agostino e, pur con maggiore frammentazione degli spazi, il comparto delle ex caserme Fanti e Garibaldi. "In entrambi i casi – ha spiegato Pattuzzi – la scelta potrà coniugare al miglioramento delle sedi provinciali il recupero di grandi contenitori storici il cui abbandono prolungato potrebbe portare gravi situazioni di degrado, incidendo negativamente sul tessuto urbano del centro storico di Modena".

Scheda informativa

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Data comunicato
27/11/2002
Numero
1299
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 27 novembre 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005