Comunicato stampa N° 1228 del 08/11/2002
Sono localizzati in cinque Comuni i circa 111 mila metri quadrati di superficie commerciale di vendita per grandi strutture che potranno essere realizzate nei prossimi tre anni, e comunque fino all’aggiornamento del nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale. Lo prevede il primo programma di attuazione approvato dal Consiglio provinciale mercoledì 6 novembre con il voto della maggioranza (Ds e Margherita), l’astensione di Forza Italia, Lega e Ccd, il voto contrario di An. Il provvedimento recepisce le decisioni già assunte dalla Conferenza dei servizi del 2000 e confermate nelle Conferenze di pianificazione che si sono svolte nei mesi scorsi per i diversi ambiti territoriali, limitando così nel tempo i possibili insediamenti per grandi strutture di vendita.
Le realizzazioni possibili nella nostra Provincia riguardano un centro commerciale a Carpi (15 mila metri quadri di alimentari, altrettanto di non alimentare), una grande struttura non alimentare a Marano (diecimila metri quadri) e strutture non alimentari nella Bassa: a Finale Emilia (diecimila metri), a Mirandola (oltre 46 mila) e a San Felice (quasi 15 mila).
"Si tratta di un atto di programmazione – spiega Morena Diazzi, assessore agli Interventi economici - che definisce e limita di fatto i metri quadrati massimi realizzabili nei prossimi anni per grandi strutture di vendita sulla base di un’attività di confronto promossa dai Comuni e dalla Provincia che ha coinvolto le associazioni di categoria e quelle dei consumatori. In concreto, se escludiamo Carpi, il provvedimento conferma insediamenti possibili in aree spesso soggette a interventi di riconversione e riqualificazione, come ad esempio la ex-Bellentani di Massa Finalese o i diversi comparti di Viale Gramsci a Mirandola".
Nel corso del dibattito, Giorgio Barbieri (Lega) ha giudicato positive le scelte sugli extra alimentari ("le imprese sceglieranno le aree più appetibili"), ma ha criticato il centro commerciali previsto a Carpi che "penalizzerà i negozi del centro storico". Diversa l’opinione di Enrichetta Annovi (Forza Italia) che giudica il centro commerciale "una struttura necessaria che la città attendeva da tempo: ora, però, occorre valorizzare il centro storico e realizzare i parcheggi". Tomaso Tagliani (Ccd)) si è dichiarato d’accordo a metà con il provvedimento, mentre Cesare Falzoni (An) si è espresso in modo nettamente contrario: "Favorisce la grande distribuzione contro il piccolo commercio". Per Maino Benatti (Ds) si tratta invece di un passaggio positivo perché "consente di avere un’offerta commerciale diversificata"
Data comunicato | 8/11/2002 |
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Numero | 1228 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | venerdì 8 novembre 2002 |
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data di modifica: | giovedì 25 agosto 2005 |