Medici senza frontiere, l’associazione Nobel per la pace nel 1999, presenta a Modena la campagna per l’accesso ai farmaci essenziali da parte delle popolazioni più povere del mondo. L’appuntamento è per venerdì 27 aprile (ore 21, sala B di Palazzo Europa in via Emilia Ovest 101) con Alessandra Redondi, responsabile nazionale dell’iniziativa, Luis Bodilla Morales, medico e giornalista cileno, Giorgio Razzoli e Alberto Caldana, assessori alle Politiche sociali della Provincia e del Comune. L’incontro è organizzato dalla Rete Lilliput di Modena e dall’associazione Modena Terzo Mondo onlus.

Un terzo della popolazione mondiale non ha accesso ai farmaci essenziali o perché non può permetterselo (nel caso dell’infezione da Hiv, per esempio, i prezzi sono proibitivi per molti paesi) o perché la ricerca e la produzione non sono sufficienti: le aziende, infatti, si concentrano sui prodotti che garantiscono maggiori profitti e trascurano le cosiddette malattie dei poveri: tubercolosi, malaria, malattia del sonno (sono esposti al contagio 60 milioni di africani), infezioni respiratorie e intestinali di tipo tropicale.

La campagna di Medici senza frontiere denuncia questa situazione e chiede un impegno al governo italiano e all’Unione europea affinché )la protezione dei brevetti dei farmaci non azzeri il diritto di tutti alla salute, vengano incoraggiate la produzione locale delle medicine e il trasferimento tecnologico nelle attività di cooperazione allo sviluppo, sia dato spazio all’attività di ricerca sulle malattie infettive) che affliggono i paesi più poveri.

)La vittoria ottenuta in Sudafrica è importante – ricordano gli organizzatori dell’iniziativa – perché rompe il monopolio delle multinazionali farmaceutiche per i medicinali per l‘Aids, ma rappresenta solo il primo passo per superare la logica secondo cui chi non può pagare, muore).