"Per costituire del Parco della collina seguiremo un percorso innovativo che prevede la partecipazione di enti, associazioni e cittadini". Lo ha affermato Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente durante la discussione in Consiglio provinciale che ha approvato l’avvio dell’iter per la costituzione del Parco regionale della collina modenese. Il documento è stato votato dalla maggioranza (Ds, Democratici, Ppi) e di Rc; contrari FI, An e Ccd, la Lega nord si è astenuta.

Il parco interessa una zona compresa nei comuni di Fiorano, Maranello, Prignano, Sassuolo e Serramazzoni (vedi comunicato n. 692).

) Diverse emergenze sono già tutelate - ha aggiunto Giovanelli – ora si passa dalla logica dei vincoli alla valorizzazione anche economica".

Durante il dibattito Massimo Bertacchi (FI) ha lamentato una scarsa informazione su un tema così importante e ha sollecitato la Provincia a "recepire le istanze dei cittadini, non come successo con la discarica di Prignano". Un concetto ripreso da Tomaso Tagliani (Ccd) e Giorgio Barbieri (Lega nord) che hanno chiesto un ampia consultazione prima di prendere ogni decisione e da Cesare Falzoni (An) che ha accusato la Provincia di non tenere conto delle istanze dei cittadini.

Per Vincenzo Vandelli (Democratici), invece, "parte un percorso corretto per consegnare alle future generazioni un’area di pregio che va valorizzata". Fabio Mosca (Ds) ha giudicato positivamente le scelte della Provincia perché "tengono conto del coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni", anche per Giuseppe Vaccari (Ds) "il parco è una buona idea che va realizzata con il coinvolgimento di tutti i soggetti". Alfredo Silvestri (Rc) ha auspicato un "percorso ampio e partecipato", mentre per Maino Benatti (Ds) "il parco deve rappresentare un volano economico e avere un impatto burocratico minimo".

Il documento del Consiglio prevede la costituzione di un forum di tutti i soggetti interessati al progetto che avrà il compito di formulare una proposta concreta. L’istituzione del parco avverrà poi attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare come prevede lo Statuto regionale. Tale proposta, che sarà discussa e approvata dai Consigli comunali e provinciale, indicherà la perimetrazione del parco e le norme di salvaguardia.