Saranno 1103 gli studenti modenesi delle scuole superiori, sia pubbliche che private, a ricevere il contributo economico previsto dalla Regione come assegno di studio. L’importo complessivo sarà di circa un miliardo e mezzo. I loro nomi sono già pubblicati in ordine alfabetico sul sito internet della Provincia di Modena (www.provincia.modena.it) che ha effettuato la selezione delle 1263 domande presentate.

La maggior parte delle 160 esclusioni è dovuta alla mancanza dei requisiti di merito. Per ottenere l’assegno, infatti, oltre alle condizioni economiche (sono previste due fasce sulla base dei redditi familiari) serve la promozione con la media del 7 o equivalente, mentre gli iscritti al primo anno devono aver superato l’esame di terza media almeno con "buono". Eccezioni sono previste nei casi a rischio di abbandono nei quali può intervenire il Consiglio di classe.

"L’iniziativa premia i meritevoli e ha proprio l’obiettivo di favorire il diritto allo studio e ridurre il rischio di abbandono per cause economiche" sottolinea Claudio Bergianti, assessore provinciale all’Istruzione, ricordando che le spese giudicate ammissibili sono state ampliate rispetto allo scorso anno. Oltre a quelle per l’iscrizione, per la frequenza (trasporti o mensa), per l’acquisto di libri di testo, vocabolari e computer, è possibile farsi rimborsare al 50 per cento (fino al 90 per cento in caso di alto rischio di abbandono) anche viaggi di istruzione e attrezzature personali per attività didattiche (dai camici da laboratorio alle tute da ginnastica), mentre per i fuori sede è introdotta una cifra forfetaria di 8 mila lire al giorno.

Gli importi medi degli assegni, che verranno concretamente corrisposti agli studenti dai Comuni di residenza, sono intorno al milione e 200 mila lire, ma le cifre precise per ogni studente verranno definite nei prossimi giorni. Il contributo massimo, comunque, è di due milioni.

Nello scorso anno scolastico sono stati 675 i ragazzi che hanno usufruito dell’assegno con cifre comprese tra le 800 mila lire e i due milioni. Non furono accolte 110 domande. Complessivamente furono impegnati 675 milioni.