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Comunicato stampa N° 1046 del 19/09/2001

piano immigrazione: 22 progetti in tutta la provincia
centri servizi e mediazione culturale per l’integrazione

Apertura di centri servizi anche a Mirandola e Pavullo, in modo da completare la rete provinciale, sviluppo dell’attività di mediazione culturale, sostegno all’integrazione scolastica e supporto ai Comuni nella definizione di politiche abitative.

Sono gli obiettivi principali del terzo Piano provinciale per le azioni di integrazione sociale a favore degli immigrati che prevede un costo complessivo di un miliardo e 588 milioni di lire e un finanziamento regionale di 800 milioni. Il Piano è stato presentato al Consiglio provinciale nella seduta di mercoledì 19 settembre.

I progetti previsti sono 22 e sono coinvolti quasi tutti i Comuni, "anche alcuni che non avevano mai promosso iniziative in questo settore" commenta Giorgio Razzoli, assessore alle Politiche sociali sottolineando come l’aumento dei cittadini stranieri (al 1 gennaio sono 25.553, pari al 4 per cento della popolazione complessiva) già da alcuni anni non è più limitato al capoluogo o ai centri principali.

"La richiesta di mano d’opera da parte delle imprese modenesi è ancora forte e coinvolge tutto il territorio - aggiunge Razzoli – ma quella del lavoro non è l’unica dimensione in base alla quale possiamo affrontare il fenomeno. Le esigenze di integrazione dei lavoratori e delle famiglie passano anche per la scuola, la sanità, la cultura. E solo un’autentica integrazione degli stranieri regolari può evitare rischi di disagi sociali e la crescita di un clima di intolleranza".

I progetti dei Comuni, che spesso coinvolgono altri enti e associazioni di volontariato, prevedono la realizzazione di corsi di alfabetizzazione e di cultura italiana, attività di scambio culturale, aiuto nella definizione delle pratiche amministrative, la diffusione della conoscenza e delle pratiche sanitarie. L’estensione della rete dei centri di servizio e dell’attività di mediazione culturale, inoltre, permette di risolvere incomprensioni che emergono nella coabitazione tra culture diverse e nel rapporto con le istituzioni, a proposito del quale, osserva Razzoli, "è importante non banalizzare il tema spulciando qua e là alla ricerca di qualche frase, magari infelice, per montare una polemica: lavorare per superare le naturali diffidenze nelle forze dell’ordine da parte degli immigrati significa, infatti, aumentare la fiducia nelle istituzioni".

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
19/9/2001
Numero
1046
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 19 settembre 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005