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Comunicato stampa N° 70 del 11/2/2013

la programmazione dei servizi segue le linee del pal
finale, entro il 2013 sara’ attiva la casa della salute

Se da un lato i progetti legati alla ricostruzione portano a Modena ingenti risorse che consentiranno di ripristinare in modo pieno la funzionalità delle strutture danneggiate dal sisma, dall'altro la situazione generale del Servizio Sanitario dovrà fare i conti con un quadro che, per effetto delle manovre economiche adottate negli anni 2010-2011-2012, che producono effetti cumulativi pesanti a partire dal 2013, vede per la prima volta ridursi il finanziamento pubblico del Servizio Sanitario, mentre contemporaneamente i costi dei beni e servizi aumentano.

In tale contesto, le due Aziende sanitarie hanno definito nei giorni scorsi un aggiornamento della programmazione sanitaria provinciale approvata nell'ottobre 2011 con il Piano Attuativo Locale 2011-2013 (Pal), tenendo conto dell'attuale contesto che richiede forti azioni di razionalizzazione del sistema, da coniugare con il mantenimento e, quando necessario, il rafforzamento, della capacità di dare risposta ai bisogni di salute della popolazione.

 

Le innovazioni organizzative proposte rientrano nel solco della programmazione già tracciata dal Pal e costituiscono, quindi, un adeguamento in tempi più rapidi ai principi e agli obiettivi già previsti. Per quanto riguarda la Rete delle cure primarie viene confermato il piano strategico per le Case della Salute approvato nell'ottobre 2011 che vedeva l'attivazione entro il 2013 delle strutture di Fanano, Montefiorino, Pievepelago, Finale e Bomporto. La Casa della Salute di Finale comincerà a funzionare nell'anno in corso, come Casa della Salute piccola, nella parte già ripristinata dell'edificio dell'Ospedale di Finale, e contestualmente si condurranno gli interventi di consolidamento e ripristino della parte storica dello stesso complesso edilizio, per accogliere al termine dei lavori una Casa della Salute grande, nella quale troveranno collocazione tutte le funzioni sanitarie ambulatoriali presenti nel territorio di Finale e anche un nucleo di letti di lungoassistenza.

Nell'ambito della riorganizzazione dei servizi sanitari conseguente al sisma, nell'area nord della provincia, si sta valutando operativamente la possibilità di realizzare Case della Salute a Cavezzo, Concordia e Novi/Rovereto.

A tale rete si aggiungeranno le  Case della Salute di Castelfranco Emilia e di Modena.

 

L'assistenza specialistica sarà riorganizzata attraverso la definizione di percorsi differenziati che riguardano l'accesso alle urgenze e al follow-up delle patologie croniche, prevedendo percorsi specifici per le urgenze garantite entro 24 ore dalla

richiesta, per quelle da garantire entro 7 giorni e i percorsi di follow-up per le patologie croniche.

 

Altra novità riguarda la Rete delle Cure Palliative e della Terapia del Dolore con la definizione di 3 hospice in provincia, in ciascun area territoriale (Nord, Centro e Sud) con la funzione di accogliere malati sia di tipo oncologico che affetti da patologie cronico degenerative in fase avanzata. Anche la rete di Terapia del Dolore provinciale viene rafforzata e organizzata su 3 livelli di competenza: un primo a valenza territoriale; un secondo a valenza ospedaliera con tre centri Spoke in aree di competenza territoriale (Nord, Centro e Sud) e un terzo livello ospedaliero e inter-ospedaliero con funzione di centro Hub provinciale per assicurare le prestazioni specialistiche di alto livello.

 

Anche per la Rete dell'Emergenza Urgenza si prevede un rafforzamento dell'impegno e delle risorse sul territorio. A livello territoriale è stato definito un sistema a tre livelli che prevede équipe di base con soccorritori volontari, ambulanze con infermiere e auto-infermieristiche, auto-mediche ed elisoccorso dislocati in modo strategico sul territorio. Per quanto riguarda i Pronto Soccorso, fermo restando l'assetto dei due centri modenesi (Baggiovara e Policlinico), si ribadisce la funzione di struttura di I° livello a Carpi e Sassuolo e le sedi di Pronto Soccorso degli ospedali di Mirandola, Vignola e Pavullo. A Castelfranco, Finale e Fanano l'accesso H24 alle prestazioni delle cure sarà garantito attraverso l'organizzazione della Casa della Salute e dell'Ambulatorio di Continuità Assistenziale con il supporto di guardia medica e medici di base.

 

La rete ospedaliera vede la conferma dei principi generali con un modello che prevede l'invio del paziente alla struttura in funzione della complessità del caso. Tutti gli ospedali saranno organizzati per intensità di cura e assistenziale, con aree omogenee plurispecialistiche. Accanto alle 2 strutture che fungono da hub per le funzioni di alta complessità - Baggiovara e Policlinico - sono confermati quali ospedali di area Carpi e Sassuolo, che fungono da riferimento hub per gli ospedali geograficamente vicini. Sono previsti infine ospedali di prossimità - Pavullo, Vignola, Mirandola e Castelfranco - che garantiranno le necessità meno complesse e più diffuse.

 

Prosegue, infine, l'integrazione fra le due aziende sanitarie modenesi. Oltre a quello di emergenza e urgenza, sono già stati definiti 4 dipartimenti interaziendali fra Ausl e Policlinico: Malattie Cardiache e Vascolari, Medicina di Laboratorio; Diagnostica per immagini e Farmaceutico.

Scheda informativa

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Data comunicato
11/2/2013
Numero
70
Ora
14
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Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: lunedì 29 luglio 2013
data di modifica: lunedì 29 luglio 2013