Comunicato stampa N° 449 del 7/8/2013
«Una memoria da non disperdere, soprattutto se si vuole affrontare senza ipocrisie il tema sempre attuale dell'immigrazione. Ricordare il sacrificio e la sofferenza degli emigranti italiani a Marcinelle significa non disperdere un patrimonio che affonda le proprie radici anche nella storia modenese».
Lo sottolineano Demos Malavasi e Mauro Sighinolfi, rispettivamente presidente e vicepresidente del Consiglio provinciale di Modena, in occasione dell'anniversario della tragedia nella miniera belga dove, l'8 agosto del 1956, morirono intrappolate 262 persone, 136 delle quali italiane.
Tra loro c'erano quattro modenesi, tre dei quali Adolfo Mazzieri, Lino Gerardini e Roberto Vitali, quest'ultimo originario di Gaggio Montano nel bolognese, provenienti da Pavullo, oltre a Giuseppe Getti di Prignano; lavoratori che, come un migliaio di altri braccianti loro colleghi, erano emigrati in quegli anni dall'Appennino verso il Belgio.
«E' importante - aggiungono Malavasi e Sighinolfi - mantenere viva l'attenzione verso questi episodi approfondendo le motivazioni storiche, economiche e sociali alla base del fenomeno dell'emigrazione che interessò l'Italia del primo dopoguerra, trasferendo quelle testimonianze ed esperienze, nella più vasta e globale realtà di oggi che, proprio in tema di immigrazione, non è poi tanto diversa da quella di 57 anni or sono».
Data comunicato | 7/8/2013 |
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Numero | 449 |
Ora | 15 |
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ufficio: |
·› Area Amministrativa ··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale ···› Ufficio Stampa |
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autore: | ufficio stampa |
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data di creazione: | mercoledì 7 agosto 2013 |
data di modifica: | mercoledì 7 agosto 2013 |