Nove casi di licenziamenti e trasferimenti a danno di dipendenti donne, cinque di discriminazioni legate alla maternità e altrettanti di conflitti per esigenze di conciliazione, tre casi di mobbing e uno di molestie sessuali. Sono i 23 casi di discriminazione sui luoghi di lavoro affrontati e chiusi dalla consigliera di parità della Provincia di Modena Barbara Maiani nei primi otto mesi del suo mandato, da settembre 2010 all'aprile di quest'anno, quando la consigliera è entrata in congedo per maternità. A questi si aggiungono i 18 casi, di cui due di discriminazione collettiva, ancora aperti (per un totale di 41 casi trattati) e i trenta pareri dati, con un numero complessivo di oltre ottanta persone, in massima parte donne, che hanno richiesto la sua consulenza.

Sono questi i dati che fanno da contesto al seminario per la promozione e la diffusione nelle aziende della Carta per le pari opportunità e l'uguaglianza sul lavoro organizzato per lunedì 2 maggio a Modena dalla Consigliera di parità provinciale in collaborazione con le consigliere regionale e nazionale. L'incontro, al quale interverranno imprenditori e rappresentanti dei sindacati, sarà l'occasione per illustrare gli intenti e i contenuti della Carta che propone un decalogo di azioni concrete per combattere tutte le forme di discriminazione sui luoghi di lavoro e valorizzare le diversità nell'organizzazione aziendale con particolare attenzione alle pari opportunità tra uomo e donna (comunicato n.388).

La Carta, nata nel 2009, si fonda sul presupposto che creare un ambiente di lavoro che assicuri a tutti le pari opportunità e il riconoscimento di potenziale e competenze individuali non rappresenta solo un atto di equità e coesione sociale ma contribuisce anche alla competitività e al successo dell'impresa.