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23 dicembre 2010

Bilancio 2011

Il Consiglio approva il bilancio della Provincia. Vota sì anche Udc. Il presidente Sabbatini “i tagli ci sono, ce li impongono il governo con la manovra finanziaria e la crisi economica che determina una riduzione di entrate, ma non rinunciamo a guardare al rilancio competitivo del territorio”

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«I tagli ci sono, ce li impongono il governo con la manovra finanziaria e la crisi economica che determina una riduzione di entrate, ma non rinunciamo a guardare al rilancio competitivo del territorio, facendo scelte precise e strategiche sulla scuola, sulle infrastrutture e a sostegno dell'economia e dell'occupazione. Scelte sulla base delle quali riusciamo anche ad allargare il consenso». Lo ha affermato il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini commentando l'approvazione del bilancio preventivo 2011 e del Piano triennale degli investimenti con il voto dell'Udc, oltre a quello di Pd e Italia dei valori; contrari Pdl e Lega Nord.

La manovra economica per il 2011 è complessivamente di 135 milioni di euro, 25 in meno rispetto allo scorso anno, con un Piano degli investimenti che comunque prevede quasi 40 milioni di euro di interventi nel 2011 (133 nel triennio), 12 dei quali messi in campo con risorse proprie.

Prima del voto è stato approvato un emendamento proposto dall'Udc per realizzare investimenti per 450 mila euro in laboratori scolastici e sostegno all'economia. Bocciati, invece, gli emendamenti di Pdl e Lega.

Approvati all'unanimità due ordini del giorno proposti dal Pdl: l'utilizzo di eventuali entrate aggiuntive per anticipare interventi di edilizia scolastica e la richiesta alla Regione dell'aggiornamento degli oneri di cava per garantire una maggiore tutela ambientale

«Rimaniamo fermamente all'opposizione, ma dobbiamo dimostrare coerenza e senso di responsabilità nel farci carico della difficile situazione in cui versa la nostra società» ha spiegato capogruppo dell'Udc Fabio Vicenzi motivando il voto positivo legato «all'accoglimento delle nostre proposte: provvedimenti che pensiamo siano positivi per la collettività, un contributo di sostegno alle piccole e medie imprese e alle famiglie con gli investimenti nelle scuole».

Il capogruppo del Pd Luca Gozzoli ha sottolineato come sia stata «rifiutata la logica dei tagli lineari individuando priorità che favoriscono la crescita economica, la competitività del sistema modena e contribuiscono a creare occupazione». E' in questa prospettiva che Gozzoli inserisce il voto positivo dell'Udc: «Un'assunzione di responsabilità superiore di una forza politica che non condivide le scelte nazionali del centro destra e che ha a cuore il futuro dell'Italia».

«Nonostante i tagli agli enti locali decisi dal Governo - ha sottolineato il capogruppo dell'Idv Sergio Pederzini - siamo riusciti a salvaguardare le nostre priorità che sono innanzitutto la scuola, poi il trasporto pubblico, l'ambiente e la viabilità. Inoltre giudichiamo positivamente l'avvicinamento dell'Udc che con le sue proposte ha contribuito a migliorare il bilancio».

Per il capogruppo del Pdl Dante Mazzi, invece, nel bilancio approvato «mancano strategie per il futuro: non ci sono il trasporto pubblico con i problemi dell'Atcm, la questione della Fiera, il tema della sanità con il Pal... Insomma, le cose di cui si deve interessare la politica. Ma questa maggioranza, alla prese con la rottamazione da parte delle sue componenti interne, sta solo cercando i pezzi di ricambio. Uno lo ha ottenuto con l'appoggio esterno dell'Udc, un vero e proprio scambio dopo la poltrona ottenuta nel consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di risparmio di Modena».

«In questo bilancio - ha affermato Denis Zavatti, capogruppo della Lega nord - mancano  elementi innovativi che sarebbero necessari per affrontare la crisi. Si continua a sprecare risorse sostenendo enti e associazioni inutili, mentre è assente, per esempio, un impegno a favore del rimpatrio volontario degli immigrati regolari rimasti senza lavoro. Servirebbe inoltre un maggiore impegno per la formazione dei giovani per i lavori manuali richiesti dal mercato e si investe poco sulla rete stradale di montagna, per il sostegno dei piccoli Comuni  e sulla gestione dei rifiuti».


Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e web
fonte: Ufficio stampa
data di creazione: giovedì 23 dicembre 2010
data di modifica: giovedì 23 dicembre 2010