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15 dicembre 2010

La nuova programmazione delle superiori

Sì del Consiglio provinciale al piano formativo. Offerta più ricca, si punta sui tecnici. Istituite sezioni tecniche al Ferrari e al Morante nell’a.s. 2011/2012

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È stata approvata dal Consiglio provinciale di Modena, con il voto favorevole di Pd e Idv e l'astensione di Pdl e Lega nord, la programmazione territoriale dell'offerta formativa delle scuole superiori per l'anno scolastico 2011/21012.

Si arricchisce l'offerta formativa delle scuole superiori modenesi che dal prossimo anno proporranno agli studenti anche un nuovo indirizzo tecnico di costruzione di mezzi di trasporto al Ferrari di Maranello, l'introduzione di quello turistico al Meucci di Carpi e al Morante di Sassuolo, le articolazioni di "automazione" al Fermi e al Corni, oltre alla creazione dell'indirizzo professionale di enogastronomia allo Spallanzani di Castelfranco. Sono queste infatti alcune delle novità contenute nella programmazione provinciale dell'offerta formativa dell'istruzione superiore per l'anno scolastico 2011/2012 presentata, mercoledì 15 dicembre, al Consiglio provinciale di Modena.

Una programmazione che, come spiega l'assessore provinciale all'Istruzione Elena Malaguti, è stata definita seguendo due obiettivi fondamentali: «Da un lato valorizzare l'esistente ridando spazio alle competenze, alle professionalità, ai progetti e ai laboratori delle scuole, è il caso del Ferrari e del Meucci, che erano stati penalizzati dalle confluenze automatiche di quest'anno. Dall'altro - prosegue l'assessore - accogliere le riflessioni emerse negli incontri con il mondo economico e sociale e con le scuole, dando corpo alle richieste del territorio, come nel caso dell'enogastronomico di Castelfranco e delle automazioni meccaniche al Fermi e al Corni. Da qui la scelta di consolidare il più possibile il sistema esistente e di puntare soprattutto sugli istituti tecnici e professionali per sostenere lo sviluppo del manifatturiero e la valorizzazione delle eccellenze del territorio».

Per la prima volta inoltre la programmazione riguarda contestualmente l'offerta di istruzione secondaria superiore di competenza statale e quella di istruzione e formazione professionale di competenza regionale. 

«Ci troviamo in un momento cruciale, denso di incognite, per la scuola, - commenta Elena Malaguti - in cui si pone anche il tema serissimo delle risorse. Ma il sistema dell'offerta formativa modenese quest'anno, nella prima fase di applicazione della riforma Gelmini, ha tenuto bene, tutte le prime classi previste infatti sono partite. Non mancano evidentemente le criticità, come dimostrano le occupazioni di questi giorni. Una protesta che può essere anche condivisibile nelle motivazioni ma che deve svolgersi nel rispetto delle regole, dei ruoli e della libertà di tutti, di chi manifesta e di chi invece vuole andare a lezione».

Nella programmazione è prevista anche l'apertura, subordinata al numero di iscrizioni, di una sede dell'istituto Cavazzi di Pavullo a Pievepelago con due indirizzi, liceo scientifico e istituto tecnico economico (indirizzo amministrazione, finanza e marketing), che fa seguito alla prevista chiusura degli istituti paritari Barbieri e per la quale la Provincia si assumerà le sole spese di gestione dato che l'attivazione effettiva della sede dipende dal ministero.

La programmazione del prossimo anno segue alcuni principi generali indicati dalla Regione come la gradualità nel riordino degli ordinamenti, il rafforzamento e il miglioramento della qualità dell'offerta, il monitoraggio dell'impatto della riforma nell'anno in corso e il mantenimento invariato del numero delle autonomie scolastiche (che nella provincia di Modena sono 32). I criteri per l'attivazione dei nuovi indirizzi di studio, aggiuntivi o sostitutivi rispetto all'offerta attuale, sono stati: la valorizzazione della vocazione della scuola, la coerenza del profilo di uscita con l'identità dell'istituto, la valutazione dei possibili sbocchi occupazionali sul territorio. Inoltre ogni nuovo indirizzo deve prevedere l'avvio, di norma, di almeno due classi prime e deve poter utilizzare aule, attrezzature e laboratori già a disposizione della scuola.

 

Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e web
fonte: Ufficio stampa
data di creazione: mercoledì 15 dicembre 2010
data di modifica: giovedì 16 dicembre 2010