Si è svolto lunedì 9 agosto a Modena un incontro tra Sefano Vaccari, assessore provinciale all'Ambiente, e il ministro della Gioventù e istruzione della Repubblica democratica Saharawi Mohammed Mouloud.

Scopo dell'incontro, che si è svolto nella sede dell'assessorato provinciale all'Ambiente in via Barozzi, fare il punto sulle "vacanze" attualmente in corso nel modenese di 28 bambini (dagli otto ai 14 anni), provenienti dalla tendopoli di Smara in Saharawi nel deserto algerino.

Il ministro, dopo aver ringraziato la comunità modenese per l'opportunità offerta, ha espresso «grande soddisfazione per la qualità del soggiorno in strutture collettive che, tra l'altro, consentono ai bambini di socializzare ed entrare in contatto con la realtà esterna». Mentre sulla situazione politica del Saharawi, Mouloud ha dichiarato che «è necessaria una soluzione politica del conflitto con il Marocco per garantire a questi bambini un futuro migliore rispetto a quella che stanno vivendo ora, nell'esilio del deserto algerino».

Martedì 10 agosto il ministro incontrerà a Firenze i rappresentanti del Comitato per i minori del ministero degli Interni. Anche quest'anno, infatti,  in Italia sono arrivati circa 500 bambini ospitati in diverse regioni italiane.

Il soggiorno modenese dei bambini saharawi è promosso dai diversi Comuni con la collaborazione dell'associazione Kabara Lagdaf. Attualmente i ragazzi sono ospitati in strutture a Carpi, Nonantola e Palagano.

Da 14 anni la Provincia è legata da un patto d'amicizia con El Aayoun, la capitale della Rasd, occupata dalle forze militari marocchine, allo scopo di promuovere interventi di aiuto e solidarietà e iniziative socio-sanitarie e culturali. Il Sahara occidentale, regione ricca di risorse minerali, è sempre stata oggetto di conflitto da quando venne annessa dal Marocco nel 1975, dopo l'abbandono da parte degli spagnoli. Migliaia sono i cittadini Saharawi esiliati che da anni vivono nei campi profughi allestiti dalla Croce Rossa e da varie organizzazioni internazionali presso Tindouf, in territorio algerino, al confine con il Marocco.