Assegnare due milioni e 500 mila euro nel 2009 a sostegno del piccolo commercio e dei servizi. È questo l'obiettivo dei due bandi promossi dalla Provincia di Modena nel corso dell'anno ai quali hanno risposto in circa ottocento soggetti, tra imprese e Comuni. Gli incentivi sono stanziati in base agli articoli 10bis e 11 della legge regionale n.41/1997 che sostiene i centri commerciali naturali e l'innovazione nelle piccole e medie imprese del commercio e dei servizi (con uno stanziamento previsto di oltre un milione di euro all'anno per il triennio 2009/2011), e in base alla legge regionale 266/1997 per il supporto alla qualificazione delle piccole imprese del commercio situate in aree rurali e montane a rischio di desertificazione commerciale e ai progetti coordinati sostenuti dalle piccole imprese del commercio in forma associata che operano in aree urbane a forte vocazione commerciale.

«È un risultato molto significativo - commenta Palma Costi, assessore alle Politiche per l'economia locale - soprattutto l'impegno da parte delle imprese  indica vitalità e voglia di investire anche in questo momento di difficoltà. Come Provincia, abbiamo utilizzato anche questi bandi come strumento contro la crisi dando risposte in tempi strettissimi per affrontare l'emergenza attuale e cumulando i fondi previsti dalla legge 266 per il triennio interamente sulla graduatoria del 2009».

Le graduatorie, infatti, sono state stilate in meno di due mesi dalla chiusura dei bandi e, dopo la ratifica della Regione, saranno pubblicate entro dieci giorni mentre i primi contributi saranno disponibili entro la fine dell'anno. Gli enti pubblici (Comuni e Unioni) hanno proposto 19 progetti: sette, per un totale di 23 Comuni, sull'articolo 10 bis della legge 41 che sostiene la promozione di centri commerciali naturali, e 12 sulla legge 266 per la valorizzazione dei centri storici e delle aree urbane centrali. Le domande finanziate sono 16 per un contributo totale di un milione 260 mila euro e un investimento previsto di otto milioni 500 mila euro. Sono invece 189 le domande dei privati, imprese e Ati, associazioni temporanee di imprese (che raggruppano 538 aziende), ammesse sull'articolo 11 della legge 41 e sulle due azioni della legge 266, attività finanziate con un contributo complessivo di un milione 200 mila euro (per un investimento previsto di oltre 17 milioni di euro) con una quota importante assegnata alle aree "fragili" della montagna.