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19 dicembre 2008

Crisi occupazione

Firmato in Provincia il protocollo “anti crisi” Formazione e servizi su misura nei Centri impiego

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Servizi personalizzati, attivati dai Centri per l’impiego, per favorire il reinserimento professionale; iniziative di formazione per i lavoratori di aziende in crisi o già espulsi; progetti formativi per la qualificazione e riqualificazione professionale da attivare con i bandi provinciali, regionali e i fondi interprofessionali. Sono alcune delle iniziative previste dal protocollo d’intesa su “Interventi finalizzati a fronteggiare le situazioni di crisi occupazionale” firmato nel corso della riunione di venerdì 19 dicembre della Commissione di concertazione dall’assessore provinciale al Lavoro Gianni Cavicchioli e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle organizzazioni dei datori di lavoro.

Nel corso dell’incontro il dirigente della Direzione provinciale del Lavoro Eufranio Massi ha illustrato le principali novità relative all’attività ispettiva per quello che riguarda, in particolare, la sicurezza sul lavoro e il contrasto del lavoro nero, mentre sono stati presentati anche i dati, aggiornati a novembre, del monitoraggio sul mercato del lavoro dai quali emerge come «la situazione si stia aggravando sia per quello che riguarda i contratti sia per il ricorso alla cassa integrazione» sintetizza l’assessore Cavicchioli sottolineando come il protocollo definisca «azioni integrate e coordinate per attenuare gli effetti negativi delle crisi occupazionali su persone imprese e territorio e presti un’attenzione particolare ai segnali che possano configurare percorsi e situazioni occupazionali ai margini della legalità».

Nel pacchetto di iniziative previste dal documento, oltre al monitoraggio costante delle dinamiche occupazionali e alla collaborazione tra i diversi soggetti, sono previsti interventi specifici da parte dei Centri per l’impiego: percorsi di accoglienza e presa in carico dei lavoratori; servizi di ricollocazione che comprendano azioni di accompagnamento e sostegno all’inserimento; servizi personalizzati per la definizione di un piano individuale di inserimento, prevedendo interventi di formazione per la riqualificazione dei lavoratori, con particolare riferimento alle persona a maggiore rischio di marginalizzazione, come gli over 45 o i lavoratori con bassa professionalità. E’ previsto, inoltre, di programmare iniziative di formazione e riqualificazione destinate ai lavoratori di aziende in crisi, tenuto conto anche dei fabbisogni formativi evidenziati dai percorsi di reinserimento lavorativo definiti nell’ambito dei servizi erogati dai Centri per l’impiego.

Alle associazioni dei datori di lavori e ai sindacati è richiesto di collaborare segnalando le situazioni occupazionali critiche, evidenziando i fabbisogni di professionalità, concorrendo all’attivazione di progetti formativi, dando massima diffusione alle prestazioni a sostegno del reddito e del mantenimento del posto di lavoro, segnalando i percorsi professionali e le competenze specialistiche oggetto di iniziative formative più richieste negli ultimi dodici mesi dalle imprese del territorio.
La premessa del protocollo sottoscritto è dedicata a un’analisi delle difficoltà dell’economia modenese dovute alla crisi finanziaria internazionale e alle sue ripercussioni occupazionali e viene sottolineata la tendenza «da alcuni anni improntata a un complessivo cambiamento delle strategie competitive delle imprese e dell’organizzazione del lavoro, con evidenti ripercussioni negative sul piano della qualità dell’occupazione e sulla platea di coloro che hanno o avranno possibilità di ricorso ad ammortizzatori sociali».
Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e web
fonte: Ufficio stampa
data di creazione: venerdì 19 dicembre 2008
data di modifica: lunedì 22 dicembre 2008