Al
Foro Boario di Modena sabato
13 dicembre alle 18 inaugura Asian Dub Photography, una mostra dedicata alla nuova
Collezione internazionale di fotografia contemporanea di proprietà della
Fondazione Cassa di Risparmio modenese. Si tratta di
oltre 80 opere acquisite tra il 2007 e il 2008, tra
fotografie, installazioni, video e film d'artista,
realizzate da 21 fra i più importanti artisti contemporanei del continente asiatico. Per la Fondazione questo sguardo all'estremo Oriente è solo un primo passo: il programma di acquisizione delle opere della Collezione, curato da
Filippo Maggia, procede infatti per aree geografiche ed è strutturato su base pluriennale. Accanto alla mostra sono in programma anche conferenze e incontri presso la stessa sede del Foro Boario, e alcune rassegne cinematografiche alla Sala Truffaut, per uno sguardo approfondito sull'Estremo Oriente.
La mostra Asian Dub Photography è promossa dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il patrocinio del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del
Comune di Modena.
Il titolo dell'esposizione riprende il nome di uno dei gruppi interpreti del genere musicale dub, ovvero gli Asian Dub Foundation. In Estremo Oriente e nel Sud-Est Asiatico il presente e il futuro high-tech si interseca ogni giorno con tradizioni di civiltà e culture millenarie, proprio come fa il dub, che utilizza la moderna elettronica per esprimere suoni e ritmi primordiali, con la prevalenza del basso e della batteria.
La sezione più ricca della mostra è quella dedicata al
Giappone: vi sono opere imprescindibili di grandi nomi, affiancate ad opere di artisti emergenti. Da una parte troviamo
Nobuyoshi Araki con le sue composizioni floreali e i nudi femminili, i raffinati bianco e nero di
Hiroshi Sugimoto, le fotografie di
Daido Moriyama e le apocalittiche immagini di
Ryuji Miyamoto che ritraggono il terremoto del 1995 a Kobe, le foto di
Naoya Hatakeyama e il video Laugh at the Dictator di
Yasumasa Morimura. Per le giovani generazioni giapponesi vi sono invece le immagini e le opere di
Risaku Suzuki, di
Miwa Yanagi sulla condizione femminile,
Rika Noguchi,
Haruki Maiko e della giovane
Tabaimo con la provocatoria animazione Dream Diary.
La Collezione offre un'ampia panoramica anche sull'effervescente e dinamico
scenario cinese. Qui risulta evidente una visione d'insieme di una società sottoposta a rapidissime trasformazioni economiche e sociali, tanto radicali da rendere conflittuale il rapporto tra tradizione e innovazione. In primo piano le difficoltà del cambiamento, le disparità economiche e di status e la necessità di ricomporre i conflitti, tra le fotografie provocatorie e surreali di
Yang Zhenzhong, il raffinato film The Half Hitching Post di
Yang Fudong, il lavoro fotografico My Future is Not a Dream e il video Hip Hop Fukuoka della giovanissima
Cao Fei, il video Chang' an Boulevard del poliedrico
Ai Weiwei.
Completano la mostra opere fotografiche e video di artisti provenienti dalla
Corea, come
Kimsooja con A Homeless Woman e
Yeondoo Jung con le fotografie della serie Location, dalla
Malesia con le opere di
Wong Hoy Cheong come la video-istallazione Re:Looking, il video Suburbia sull'alienazione nelle periferie e i "tableaux vivants" di Chronicles of Crime, e poi ancora da
Taiwan con la video-installazione
Siao-pai di Hung-Chih Peng. Vi sono infine tre opere di
Rirkrit Tiravanija, artista nomade
di origini tailandesi.
Di grande importanza anche la
rassegna di eventi collaterali che prevede un ciclo di
conferenze a cadenza settimanale con la partecipazione di esperti come
Silvia Paoli, Angela Vettese, Valerio Terraroli, Giuseppe Peternolli e Lucio Caracciolo, incontri dedicati alle raffinate
tradizioni culinarie giapponesi, il
concerto di musica tradizionale di
Shakuachi e Koto al finissage della mostra, e la
Cerimonia dell'incenso (o Kodo) a marzo.
Dal 6 Gennaio al 13 marzo presso la
Sala Truffaut sono poi in programma
quattro rassegne dedicate alla cinematografia del Sud Est asiatico: "Sguardo sulla Corea del Nord", "Anime", "Giallo Giappone" e "I film di Zhang Yimou". In proiezione celebri pellicole di registi del calibro di
Shoei Imamura,
Takeshi Kitano e
Katsuhiro Otomo.
Il
Baluardo della Cittadella ospita infine, nei venerdì sera del mese di dicembre,
live session di chiara ispirazione orientale con
dj come
Anchorsong,
Alessio Bertallot e
Dj Gruff.
La mostra Asian Dub Photography rimane
aperta fino all'1 marzo 2009, ad ingresso gratuito.
L'orario di visita è martedì, giovedì, venerdì e domenica dalle 11 alle 19, mercoledì e sabato dalle 11 alle 22, con chiusura settimanale il lunedì. Immagini delle opere e testi critici sono inclusi nel
catalogo della mostra edito da Skira.
Per informazioni:Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
tel. 059.239888
e-mail
info@mostre.fondazione-crmo.itSede mostra
tel. 335.1621739