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C'è tempo
fino a venerdì 19 dicembre per presentare alla Provincia
progetti finalizzati alla Cooperazione Internazionale nei paesi in via di sviluppo. Il
bando 2008 mette a disposizione dei progetti promossi dal volontariato modenese ben
450 mila euro di contributi. I finanziamenti erogati riguardano ambiti di intervento come la salute, la salvaguardia dell’ambiente, lo sviluppo agricolo, la sicurezza alimentare, la lotta contro la siccità e la desertificazione, le infrastrutture economiche e socioculturali, la tutela e la valorizzazione delle risorse umane, con particolare attenzione alle donne e all’infanzia, l'istruzione e le attività di educazione alla pace.
Il nuovo
Fondo territoriale per la cooperazione internazionale allo sviluppo viene alimentato insieme da
Provincia e
Fondazione Cassa di risparmio di Modena e per la prima volta anche dal
Comune di Modena. Il Fondo ha finanziato fino ad ora decine di iniziative in Africa, in Sudamerica, in Asia e in Europa, con la costruzione di acquedotti, l'organizzazione di corsi di formazione, la creazione di opportunità di lavoro, la realizzazione di strutture sanitarie e centri per minori.
Il bando 2008 prevede
due linee di finanziamento: 400 mila euro sono destinati ai progetti nei paesi in via di sviluppo, 50 mila euro sono riservati a iniziative di promozione della cooperazione internazionale da svolgersi nei comuni dell’area di riferimento della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Ai contributi possono accedere le organizzazioni non governative (Ong), le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), le cooperative sociali e le associazioni di volontariato che svolgono attività a favore delle popolazioni del Terzo mondo che abbiano partner locali e la sede o strutture operative nel territorio modenese.
Una
commissione di valutazione composta da esperti del settore è chiamata a valutare i progetti sulla base della
qualità, stimando i benefici ipotizzabili indotti sulle popolazioni locali. Tra gli elementi che vengono privilegiati nella valutazione vi è la
localizzazione dei progetti in realtà gemellate con il territorio modenese, in uno dei circa 40 Paesi considerati prioritari per quest’anno: tra questi Albania e Bielorussia in Europa, Brasile e Costa Rica in Sud America, Afghanistan e Sri Lanka in Asia, Angola, Etiopia, Ghana, Madagascar, Saharawi, Tanzania e tanti altri in Africa. Oltre alla qualità e alla localizzazione dei progetti, i
criteri di valutazione tengono conto anche della sostenibilità, dell’esperienza dei promotori, del coinvolgimento delle realtà istituzionali dei Paesi in via di sviluppo e di partners locali, della collaborazione di più organizzazioni, della presenza di volontari modenesi e del coinvolgimento finanziario di altri enti locali.
Il contributo massimo concedibile è di 40 mila euro e i finanziamenti del Fondo devono essere integrati da altre forme di finanziamento per almeno il 40 per cento dell’importo. Le spese ammesse a contributo sono quelle relative alla costruzione e alla ristrutturazione di immobili, l’acquisto di attrezzature, l’acquisto di terreni e la loro valorizzazione (bonifiche, rimboschimenti, parchi), l’attività di microcredito e i fondi rotativi, le spese per la formazione o per l’acquisto di medicinali. Le spese per i volontari italiani che operano nel progetto non possono superare il 20 per cento del costo complessivo.
Sono previsti anche
controlli sulla realizzazione dei progetti.
Venerdì 21 novembre alle 17, nella sala del Consiglio provinciale in viale Martiri della Libertà 34 è previsto un
incontro informativo di approfondimento.
Per informazioni:Tel. 059.209.390
Email
mengozzi.r@provincia.modena.it