Ci sono anche il Corni, il Guarini-Wiligelmo e il Venturi tra gli istituti scolastici superiori modenesi che, nel 2008, saranno interessati da interventi della Provincia di Modena per l’adeguamento normativo e la messa in sicurezza degli edifici. Gli interventi nei tre istituti integrano il Piano annuale di attuazione per l’anno 2008 del piano generale triennale di edilizia scolastica provinciale 2007/2009, e si aggiungono a quelli già previsti nelle tre sedi del Cavazzi-Spallanzani e del liceo Tassoni. Il piano annuale di attuazione è stato approvato nei giorni scorsi con voto unanime dal Consiglio provinciale di Modena e prevede lo stanziamento, diviso in parti uguali tra fondi statali, regionali e degli enti locali, di un milione 573 mila euro per gli interventi dei Comuni nelle scuole materne e del primo ciclo, e di circa un milione di euro per gli interventi nelle scuole superiori. L’intero ammontare delle risorse, in seguito al patto per la sicurezza sottoscritto lo scorso dicembre da Stato, Regioni ed Enti locali, è destinato a interventi di adeguamento normativo e di messa in sicurezza degli istituti scolastici.

«In seguito alla delibera regionale, approvata a febbraio, che ha accresciuto i finanziamenti – ha spiegato Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione – abbiamo potuto integrare il piano di edilizia scolastica aumentando gli interventi sugli istituti superiori, mentre i Comuni hanno confermato per intero gli interventi già richiesti nel piano triennale».

Nel dibattito, Marisa Malavasi (Forza Italia-Pdl) ha sollecitato «interventi rapidi, mirati ed efficaci che garantiscano la sicurezza delle scolaresche» chiedendo anche «informazioni sul percorso dei lavori». Anche secondo Tomaso Tagliani sarebbe opportuna «una maggiore sorveglianza dei tecnici provinciali sullo svolgimento dei lavori». Claudia Severi (Forza Italia-Pdl) ha infine sottolineato la «mancanza di confronto sul futuro degli edifici sottoposti a manutenzione che potrebbero essere a breve termine destinati a usi non scolastici impedendo l’ammortamento delle spese». L’assessore Facchini ha replicato che «i piani sono concordati con i Comuni, ma che in ogni caso la messa in sicurezza deve essere garantita indipendentemente dalla “durata” della funzione scolastica dell’edificio».