Il pagamento del contributo che, oltre alle tasse, gli istituti scolastici chiedono alle famiglie è volontario. Lo ha ribadito Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione, rispondendo in Consiglio provinciale a un’interpellanza di Dante Mazzi e Claudia Severi (Forza Italia-Pdl) che segnalava come «nonostante il contributo sia volontario, le famiglie che non pagano corrono il rischio di venire inserite in una sorta di “black list”».

«La Provincia svolge su questo tema un ruolo di vigilanza – ha dichiarato l’assessore Facchini – e ha dato la propria disponibilità all’Ufficio scolastico provinciale per collaborare  a una rilevazione sulle cifre richieste dalle singole scuole con l’obiettivo di verificare la trasparenza nelle modalità di richiesta del contributo, la sua finalizzazione e la chiarezza delle informazioni date alle famiglie».

«Siamo sulla stessa lunghezza d’onda – ha replicato Dante Mazzi – ma penso che la Provincia dovrebbe fare qualcosa in più per assicurare la trasparenza delle comunicazioni e per verificare le alternative al contributo fisso che in alcuni casi può raggiungere i cento euro. Perché, per esempio, non rapportarlo alle condizioni economiche delle famiglie? Sarò soddisfatto – ha concluso il consigliere- solo quando sarà avviato un progetto in questa direzione».