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Comunicato stampa N° 38 del 14/1/2008

intesa tra ministero dell’istruzione e villa emma\1

bastico: “un’ esperienza di alto valore educativo”

Promuovere iniziative di educazione e formazione alla cittadinanza attiva rivolte a studenti e insegnanti sulla storia europea del Novecento, la memoria della Shoah, le leggi razziali e la multiculturalità. Contribuire allo sviluppo di una cultura del diritto e della giustizia contro ogni forma di intolleranza e razzismo per valorizzare le diverse identità e le radici culturali di ciascuno. Sono questi alcuni degli obiettivi del protocollo d’intesa sottoscritto dal ministero della Pubblica istruzione e dalla Fondazione “Villa Emma – Ragazzi ebrei salvati” per sostenere l’attuazione di programmi e iniziative rivolti a studenti, docenti e genitori e favorire la costituzione di reti di scuole.

«Ritengo che l’esperienza di Villa Emma e il lavoro di sensibilizzazione e di formazione svolto dalla Fondazione debbano essere conosciuti e diffusi ampiamente nelle scuole italiane, per l’alto valore educativo e per rafforzare la memoria della Shoah, anche attraverso la conoscenza di una delle rarissime vicende dall’esito positivo» ha dichiarato Mariangela Bastico, vice ministro alla Pubblica istruzione, spiegando insieme ai vertici della Fondazione e agli assessori all’Istruzione di Provincia e Comune di Modena (Silvia Facchini e Adriana Querzé), le ragioni per  cui il ministro Giuseppe Fioroni ha sottoscritto il protocollo.

L’intesa conferma un percorso iniziato dalla Fondazione già da due anni con i seminari intitolati “Le strade del mondo” che hanno coinvolto un centinaio di insegnanti, bibliotecari e operatori culturali nella riflessione sulla convivenza di popoli e genti diverse e sulla valorizzazione della conoscenza reciproca del passato e delle memorie storiche. Ma è tutta la storia di Villa Emma che racchiude grandi potenzialità di testimonianza e di formazione. La Fondazione infatti è nata nel 2004, ispirandosi alla vicenda di solidarietà che 60 anni prima aveva portato la comunità di Nonantola ad accogliere e dare soccorso a 73 ragazzi ebrei organizzando, dopo l’8 settembre 1943 e l’occupazione tedesca, la loro fuga in Svizzera (comunicato n. 40). A partire da quel patrimonio di memoria la Fondazione fissa nei suoi scopi statutari la difesa della dignità, dei diritti e della giustizia, la lotta contro tutte le forme di intolleranza e di razzismo, la promozione e la difesa dei diritti di cittadinanza, l'attivazione di laboratori per la ricerca di nuove modalità di convivenza e di confronto, riservando particolare attenzione al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
14/1/2008
Numero
38
Ora
15
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: lunedì 14 gennaio 2008
data di modifica: lunedì 14 gennaio 2008