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Comunicato stampa N° 1462 del 17/11/2008

a modena giovedì 20 novembre il premio tassoni\2

da celestino vi a vesalio: i testi che hanno vinto

Vincitrice del premio per la sezione Narrativa, Adriana Zarri, nata nel 1919 a San Lazzaro di Savena, teologa e collaboratrice di molti quotidiani e periodici, in “Vita e morte senza miracoli di Celestino VI” (edizioni Diabasis), racconta la storia di un papa come lei lo vorrebbe: un piccolo parroco dall’animo grande, che assume il nome di Celestino VI in memoria dell’altro Celestino, quello del gran rifiuto dantesco, eletto in un conclave dei nostri giorni, aspro e combattuto.

L’eclettico Giorgio Celli, veronese, classe 1935, scrittore prolifico, attore, conduttore televisivo e professore universitario, ha vinto nella sezione Teatro con “La zattera di Vesalio e altri drammi” (edizioni Tre lune), poema drammatico per musica che si ispira al naufragio della nave da guerra Medusa, i cui sopravvissuti si divorarono a vicenda, inventando il fantastico incontro con Vesalio di Brussel, anatomista del Cinquecento e la sua grottesca parodia, Peter Kurten, lo squartatore di Düsseldorf, giustiziato poco prima dell’arrivo dei nazisti al potere.

Diego Marconi, docente di Filosofia del linguaggio all’Università di Torino, ha vinto nella Saggistica con “Per la verità” (edito da Einaudi) che prova a leggere il dibattito attuale tra verità e relativismo, nato in seguito all’esplosione di aggressività antioccidetale di frange del mondo islamico da un lato e all’aumento di influenza degli ambienti religiosi più reazionari dall’altro, alla luce della riflessione filosofica sul concetto di verità.

Paolo Ruffilli, poeta e traduttore di Gibran, Tagore e dei Metafisici inglesi, si è classificato al primo posto nella sezione Poesia con “Le stanze del cielo” (Marsilio) che esplora l’ossessione della perdita della libertà in due territori inconsueti per la poesia: lo spazio concentrazionario “esterno” della prigione e quello “interno” della tossicodipendenza.

All’ex magistrato Gherardo Colombo è stato assegnato il premio honoris causa per il suo costante impegno a favore della legalità. Colombo è conosciuto per aver condotto o contribuito a inchieste sulla loggia P2, il delitto Ambrosoli, “mani pulite”, i processi Imi-Sir, lodo Mondadori e Sme. Nel 2005 è stato nominato consigliere alla Corte di Cassazione e si è dimesso dalla magistratura nel 2007. Autore di diversi saggi, il suo ultimo lavoro, pubblicato quest’anno da Feltrinelli, si intitola “Sulle regole”.

Scheda informativa

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Data comunicato
17/11/2008
Numero
1462
Ora
13
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: lunedì 17 novembre 2008
data di modifica: lunedì 17 novembre 2008