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6 dicembre 2007

Sicurezza sul lavoro

Siglato in Provincia un protocollo che prevede interventi in materia di sicurezza sul lavoro: maggiori controlli da parte delle polizie municipali, formazione e prevenzione per i lavoratori più a rischio, i precari, i giovani e gli stranieri.

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Giovedì 6 dicembre è stato firmato nella sede della Provincia il protocollo d'intenti "Interventi per informazione, formazione e prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro". Si tratta di un adeguamento del documento sottoscritto una decina di anni fa rispetto alle nuove esigenze del mercato del lavoro, con un aumento del numero di soggetti chiamati ad intervenire. Le recenti normative nazionali hanno affidato alle province un maggiore ruolo di coordinamento in materia di sicurezza sul lavoro e in tale cornice l'accordo promosso dalla Provincia di Modena è stato firmato anche dai Comuni, dalle associazioni di categoria e sindacati, Università, Azienda Usl, Direzione provinciale del lavoro, Ufficio scolastico provinciale, Ordine dei consulenti del lavoro, consigliere di parità, Cassa edili e Scuola edile.

La battaglia a favore della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro rientra poi in un contesto più ampio di lotta contro tutte le forme di illegalità nel mondo del lavoro, contro il lavoro nero e quello irregolare.
I giovani, i lavoratori stranieri e in generale i lavoratori precari sono considerati i più esposti al rischio di infortuni, e si è riscontrata la necessità di maggiori controlli e azioni di repressione perchè la maggior parte dei fenomeni illegali persistenti, spesso i più gravi, sono frutto di trasgressioni premeditate con realtà imprenditoriali che operano ai margini o addirittura fuori dalla legge.

L'accordo stipulato in Provincia individua alcune azioni specifiche da intraprendere, proseguire e intensificare.
Fondamentale risulta innanzitutto il coinvolgimento dei Comuni, dato che le Polizie municipali sono le entità che esercitano il maggiore controllo sul territorio e che maggiormente sono in grado di intervenire in prima istanza nei cantieri e nei vari luoghi di lavoro. Per favorire questo processo è stato previsto già dallo scorso ottobre un percorso formativo destinato alle stesse Polizie municipali. Si tratta di un progetto promosso e cofinanziato dalla Provincia di Modena, condiviso sia a livello del Coordinamento provinciale per la sicurezza sul lavoro sia della Commissione per l’emersione del lavoro nero, in cui gli operatori delle Polizie municipali dei Comuni modenesi vanno a scuola di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro, con docenti esperti dell’Inps, dell’Azienda Usl, dell’Ispettorato del lavoro.

Tra le altre azioni del protocollo siglato in Provincia vi è poi un adeguamento delle attività formative per coinvolgere anche i lavoratori impegnati per brevi periodi di tempo, vi sono campagne mirate per sensibilizzare alla prevenzione anche gli stranieri, vi è l'introduzione di nuovi strumenti di contrasto del lavoro nero e irregolare, come il Documento unico di regolarità contributiva (Durc) e gli indici di congruità.

L'assessore provinciale al Lavoro Gianni Cavicchioli afferma che "Le novità introdotte con il protocollo rappresentano strumenti concreti per intervenire, nel quadro della nuova legge nazionale, per ridurre gli infortuni e per combattere l’illegalità, spesso la vera causa della carenza di sicurezza in molti ambienti di lavoro".

Molto è stato fatto fino ad ora, lo si può dire considerando le statistiche degli ultimi anni che riportano un decremento dei casi di infortuni sul lavoro, su scala nazionale, regionale e anche per quanto riguarda l'ambito della provincia di Modena. Ma molto deve essere ancora fatto perchè i dati in termini assoluti sono ancora molto elevati. A Modena e provincia la tendenza alla riduzione degli infortuni sul lavoro è continuata ininterrottamente dal 2001 con il passaggio dai circa 27 mila casi nel settore industria e servizi di tale anno ai 22.780 del 2005, con una riduzione del 15 per cento.

Nei cinque anni dal 2001 al 2005 gli incidenti mortali a Modena sono stati 94 di cui 48 costituiti da infortuni mortali nel tragitto casa-lavoro-casa e stradali in genere, mentre 46 sono effettivamente accaduti nei luoghi di lavoro. La maggior parte di questi ultimi sono avvenuti in edilizia (19) e in agricoltura (13) soprattutto per cadute dall'alto e ribaltamento di trattori.

Su base regionale la provincia di Modena è la più virtuosa, si colloca all’ottavo posto tra le province come numero di infortuni (solo Piacenza ha frequenze inferiori) e all’ultimo per gravità.

Questi dati lusinghieri come provincia in termini relativi rispetto alle altre non possono sminuire un contesto che rimane comunque drammatico. Il protocollo appena siglato va certamente nella direzione di una lotta ancora più serrata contro il fenomento degli infortuni sul lavoro, affronta questo problema in modo coordinato e organizzato tra i vari enti e organismi interessati, punta alla prevenzione, all'informazione e alla formazione, ma anche a controlli sempre più rigorosi.
Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e Web
fonte: Ufficio Stampa
data di creazione: giovedì 6 dicembre 2007
data di modifica: giovedì 6 dicembre 2007