Come ogni anno si rinnova
la tradizione del presepe, la ricostruzione della natività di Gesù Cristo che deriva dalle sacre rappresentazioni medievali. Il primo presepe vivente fu organizzato e rappresentato da San Francesco D'Assisi nel 1223 a Greccio vicino a Rieti. A partire dal XV secolo si diffuse poi nelle chiese l'usanza di collocare grandi statue raffiguranti la sacra natività in modo permanente, con la creazione di presepi monumentali. Dal XVII secolo il presepe iniziò a diffondersi anche nelle case dei nobili fino a scatenare una vera e propria competizione fra famiglie su chi possedesse il presepe più bello e sfarzoso. Nei secoli successivi e fino ai giorni nostri la ricostruzione del presepe divenne una tradizione popolare diffusa ovunque e a tutti i livelli, con una certa mescolanza di sacro e profano e la creazione di un parallelo mercato di ogni sorta di statuette per la rappresentazione della nascita di Gesù: angeli, pastori, Re Magi ed altri personaggi, di diversi tipi, dimensioni, materiali e prezzi.
In occasione delle feste natalizie
a Modena vi sono due luoghi che mettono in mostra presepi artistici di grande rilievo, la
Chiesa del Voto a Modena con una
mostra sulle tradizioni presepistiche napoletane e bolognesi e
Villanova con il
museo permanente del presepe.
Fino al 14 gennaio presso la Chiesa del Voto in via Emilia centro si svolge la mostra "La Cantata dei pastori, figure voci e suoni nella tradizione del presepe", una selezione di presepi settecenteschi provenienti principalmente da collezioni private dei due luoghi più significativi della tradizione italiana presepistica, Napoli e Bologna.
A
Napoli nel '700 i nobili impegnavano per la realizzazione dei presepi intere camere dei loro appartamenti ricoprendo le statue di capi finissimi di tessuti pregiati e scintillanti gioielli autentici. Le statuette avevano solo il volto, le mani e i piedi modellati mentre vere vesti coprivano un corpo di stoppa. Abilissimi artisti, modellatori, sarti, ceramisti, orafi e argentieri furono protagonisti di questa cultura, insieme poi a cantanti e attori. La mostra trae infatti il titolo dalla tradizionale rappresentazione natalizia partenopea La cantata dei pastori.
Martedì 26 dicembre alle ore 18 si affiancano quindi ai presepi in mostra i suoni e le voci dello
spettacolo ad ingresso gratuito intitolato "La grotta e l’osteria. I segreti del presepe napoletano", di e con
Flavia de Lucis, col mandolino di
Roberto Palumbo.
L'altra importante tradizione presepistica italiana presentata nella mostra è quella di
Bologna, città che vanta uno dei più antichi presepi monumentali allestito ogni anno per Natale presso la
Basilica di Santo Stefano. A Bologna venne anche istituita oltre due secoli fa la
Fiera di Santa Lucia, un mercato annuale delle statuine prodotte dagli artigiani locali. La fiera è in svolgimento anche nei tempi odierni. Nella tradizione bolognese ed emiliana in generale la rappresentazione della Natività viene effettuata principalmente con l'uso di statuette di
terracotta.
La
Chiesa del Voto di Modena che ospita la mostra "La Cantata dei pastori, figure voci e suoni nella tradizione del presepe" è poi interessante da visitare di per sè. Fu edificata per volere della Comunità modenese in adempimento di un voto solenne espresso dalla cittadinanza durante la grande peste del 1630. E' possibile vedere anche il dipinto secentesco di
Ludovico Lana in cui si narra la vicenda che portò alla costruzione della chiesa.
Per tutto il periodo natalizio è aperto anche il
Museo del Presepe presso la
chiesa parrocchiale della frazione modenese di Villanova; si tratta in questo caso di una raccolta di presepi artistici di epoche e provenienze diverse, databili dal XV secolo ad oggi, della
tradizione napoletana settecentesca, di quella romana ottocentesa, con il presepe di notevoli dimensioni realizzato da
Raffaele Minutolo e ambientato nella Piazza Grande di Modena a fine Ottocento, con sculture ispirate al Natale e presepi provenienti da tutto il mondo, in particolare dalla
Spagna, dalla
Palestina, dal
Madagascar, dal
Messico, dal
Perù.
Il Museo si costituì nel 1972 grazie alla passione collezionistica del parroco
don Sesto Serri, deceduto nel 2002. Il
nucleo più prezioso, attorno al quale si formò il Museo, è costituito da una serie di
statuette napoletane databili alla fine del Settecento, che sembra appartenessero al grande presepe dei duchi d'Este. Tanti sono i presepi originali e curiosi, costruiti con i materiali, le tecniche e le ambientazioni più disparate, ad esempio una Natività è composta da 4.500 mollette da bucato in legno. Una serie di antiche incisioni e una bella raccolta di icone russe e greche completano il discorso tematico sulla Natività.
Il museo propone cartoline, poster, un calendario popolare ed è possibile anche effettuare una
visita guidata dal titolo
"La nascita di Cristo: viaggio nel tempo attraverso i presepi delle comunità cristiane nel mondo", la prenotazione è obbligatoria telefonando al numero 059 849921 oppure 059 849595.
INFORMAZIONI DI RIEPILOGO
Mostra "La cantata dei pastori. Figure, voci e suoni nella tradizione del presepe".
Presso la Chiesa del Voto in via Emilia Centro a Modena fino al 14 gennaio 2007.
Orari: da martedì a domenica ore 10-12 e 16-19, lunedì chiuso.
Ingresso gratuito.
Martedì 26 dicembre, ore 18 spettacolo
"La grotta e l’osteria. I segreti del presepe napoletano", di e con
Flavia de Lucis, al mandolino
Roberto Palumbo.Ingresso gratuito.
Museo del presepe di Villanova.Apertura durante l'anno solo su prenotazione telefonica al n. 059 849921.
Nel periodo natalizio aperto tutti i giorni 9-12 e 15-19.Costo del biglietto: offerta libera.
Visita guidata "La nascita di Cristo: viaggio nel tempo attraverso i presepi delle comunità cristiane nel mondo".
Dall'Avvento all'Epifania 9-12.
Per la visita guidata la prenotazione obbligatoria, tel. 059 849921 oppure 059 849595.