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7 dicembre 2006

Piano di tutela delle acque modenesi

E' stato definito dalla Provincia di Modena il Piano di Tutela delle Acque (PTA) in vista dell’approvazione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). Il PTA è stato presentato in Provincia lunedì 11 dicembre alle 11 nel corso di una conferenza stampa.

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Il Piano di Tutela delle Acque (PTA) della Provincia di Modena è stato presentato pubblicamente lunedì 11 dicembre alle ore 11 nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala del Novecento del Palazzo della Provincia in viale Martiri della Libertà 34 a Modena. Hano partecipato Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente e Rita Nicolini, responsabile del servizio provinciale di Pianificazione ambientale.

Il Piano di tutela delle acque (PTA) costituisce lo strumento di pianificazione a disposizione delle Pubbliche amministrazioni per il raggiungimento degli obiettivi di qualità fissati dalle Direttive europee, poi recepite dalla normativa italiana, allo scopo di migliorare lo stato delle acque superficiali (naturali e artificiali) e sotterranee del territorio.

Il PTA della Regione Emilia Romagna alla fine di dicembre 2005 ha definito gli obiettivi ed indirizzi su base regionale in materia di tutela delle acque a cui la pianificazione di livello provinciale si deve adeguare a livello del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).
Nel caso della Provincia di Modena si è verificata la necessità di elaborare una Variante al PTCP in attuazione del PTA regionale dato che il PTCP della Provincia di Modena è stato approvato antecedentemente allo stesso PTA regionale.
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale determina gli indirizzi generali di assetto del territorio e in particolare per quanto riguarda la tutela delle acque definisce le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico-forestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque.

Le principali criticità ambientali emerse e illustrate nel PTA riguardano il degrado qualitativo delle acque superficiali interne, l’alterazione dei deflussi naturali, la riduzione della disponibilità di risorse idriche superficiali e sotterranee, il degrado qualitativo delle acque sotterranee per presenza di nitrati.

I principali obiettivi che il PTA intende perseguire sono l'attuazione del risanamento dei corpi idrici inquinati, il miglioramento dello stato delle acque ed adeguate protezioni di quelle destinate a particolari utilizzazioni, il perseguimento di usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili, il mantenimento della capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici, nonché la capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate.

Questi obiettivi, necessari anche per prevenire e ridurre l’inquinamento delle acque, sono raggiungibili tra l'altro attraverso la tutela degli aspetti ambientali qualitativi e quantitativi nell’ambito di ciascun bacino idrografico, il rispetto dei valori limite agli scarichi fissati dalla normativa nazionale, l’adeguamento dei sistemi di fognatura, collettamento e depurazione degli scarichi idrici, l’individuazione di misure per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento nelle zone vulnerabili e nelle aree sensibili, l’individuazione di misure tese alla conservazione, al risparmio, al riutilizzo ed al riciclo delle risorse idriche.
Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e Web
fonte: Ufficio Stampa
data di creazione: giovedì 7 dicembre 2006
data di modifica: giovedì 14 dicembre 2006