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7 dicembre 2006

Contributi regionali per energia da biomasse

Pubblicato il bando della Regione Emilia Romagna con un milione e mezzo di Euro di contributi ad imprese agricole per investimenti finalizzati alla produzione di energia elettrica e/o termica da biomasse.

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La Regione Emilia Romagna propone in un bando pubblico contributi in conto capitale per la realizzazione di impianti finalizzati alla produzione di energia (elettrica e/o termica) da biomasse di origine forestale e agricola e di potenza elettrica nominale installata inferiore a 1,5 MW.
Il bando mette a disposizione un milione e mezzo di euro a favore di imprese agricole, singole o associate, con l'obiettivo di favorire l'uso su scala regionale di fonti energetiche rinnovabili, in funzione di uno sviluppo sostenibile, incoraggiando al contempo l'opportunità per le aziende agricole di crearsi una seconda fonte di reddito.

Il bando regionale punta quindi a sostenere lo sviluppo di significative esperienze pilota in cui imprese agricole producano la materia prima da trasformare, gestiscano la trasformazione di tale materia prima in energia, vendano la stessa energia prodotta. Le fonti di energia da biomassa sono costituite da sostanze di origine animale e vegetale, non fossili, che possono essere usate come combustibili per la produzione di energia e cioè legna da ardere, gli scarti vegetali che provengono da aziende agrarie e i rifiuti agricoli, zootecnici e urbani.
In particolare nella situazione dell'Emilia Romagna si studia la fattibilità agronomica dell´utilizzo energetico dei cereali (mais, sorgo, erbai) da destinare alle centrali per la produzione di biogas, della colza per produrre olio per biodiesel e del pioppo per coltivazioni legnose destinate a biomasse da bruciare.

Le spese ammissibili a finanziamento del bando regionale comprendono l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, programmi informatici e relative opere murarie connesse all’installazione di detti impianti comprese le opere necessarie alla consegna dell’energia prodotta al soggetto acquirente ed alla gestione dei residui dei processi; possono essere ammissibili anche spese generali, come onorari di professionisti o consulenti e studi di fattibilità fino ad un massimo del 12 percento di tali voci. L’aiuto finanziario viene concesso nella misura massima del 35 percento della spesa ritenuta ammissibile (40 percento per investimenti ricadenti in area svantaggiata). L’importo massimo di spesa ammissibile è di 500.000 euro per le aziende agricole singole e 1.500.000 euro per le aziende agricole associate.

Le domande vanno inviate entro venerdì 26 gennaio 2007 ore 12 alla Direzione generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, servizio aiuti alle imprese (viale Silvani n. 6 - 40122 Bologna).

I progetti pervenuti vengono esaminati da un apposito Gruppo di Valutazione ed entro il 30 luglio 2007 viene approvata la graduatoria dei progetti con la definizione del relativo importo massimo di spesa ammissibile e del contributo concesso.
I criteri per formare la graduatoria premiano la capacità di aggregazione (meglio le imprese associate che le imprese singole), l'innovatività dei progetti e la loro trasferibilità ad altre situazioni, l'ubicazione in aree oggetto di significative riconversioni colturali.

In provincia di Modena, allo stato attuale, esiste solo l’impianto di biogas di Spilamberto. Negli ultimi mesi, in vista del bando, si sono sviluppate anche altre ipotesi che ora, con i contributi regionali, possono ambire a diventare realtà.
Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e Web
fonte: Ufficio Stampa
data di creazione: giovedì 7 dicembre 2006
data di modifica: giovedì 7 dicembre 2006