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Comunicato stampa N° 1363 del 3/10/2007

sassuolo, aree produttive sovracomunali

dal consiglio provinciale ok all’accordo

E’ stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale di Modena l’Accordo territoriale con il Comune di Sassuolo in merito al sistema delle aree produttive sovracomunali. L’Accordo è stato approvato con il voto favorevole dei gruppi Ds-l’Ulivo e Margherita-l’Ulivo e quello contrario di Forza Italia, Udc, Prc e Verdi. Analogo Accordo con il Comune di Fiorano era stato approvato nel maggio 2005, con il solo voto contrario della Lega, visto che i due Comuni avevano iniziato un percorso coordinato per la realizzazione del Piano strutturale comunale (Psc) che Fiorano ha concluso in anticipo rispetto a Sassuolo.

Quattro gli obiettivi principali del Piano territoriale sovracomunale: qualificazione e sviluppo urbanistico delle aree produttive, sistema della mobilità delle persone e delle merci, qualità ambientale del territorio e sostenibilità del sistema produttivo, definizione delle aree ecologicamente attrezzate. L’Accordo, che entrerà a far parte delle politiche e delle azioni del Piano territoriale di coordinamento provinciale, contiene «obiettivi generali che troveranno gambe negli strumenti attuativi – ha commentato l’assessore provinciale alle Politiche urbanistiche Maurizio Maletti – e ha individuato un punto di equilibrio rispetto a pressioni territoriali decisamente forti. Il Psc di Sassuolo tra l’altro è l’unico che si è dato l’obiettivo della riduzione dei volumi».

Cesare Falzoni (An), che ha dichiarato la propria astensione ma era assente al momento del voto, ha affermato che «Sassuolo è abbandonata sia dalle imprese che trovano migliori condizioni all’estero, sia dalle famiglie in cerca di maggior sicurezza, e pare che l’amministrazione non faccia più di tanto per invertire la tendenza». Per Claudia Severi (Forza Italia) il piano «è aria fritta che non garantisce il rispetto degli impegni presi: si parla di “sviluppo senza dilatazione” ma la dilatazione invece c’è, non si dice con quali strumenti attuare gli obiettivi, condivisibili, di riutilizzo e razionalizzazione e soprattutto non troviamo un ruolo importante della Provincia, le cui indicazioni sono tranquillamente disattese dai Comuni».

Anche per Aldo Imperiale (Prc) la Provincia dovrebbe essere «più rigorosa e prescrittiva di quanto non sia stata fino a oggi. Il Comune di Sassuolo – ha proseguito – sottrae all’uso agricolo ed extraurbano il 34 per cento del proprio territorio e il terreno scompare in zona di ricarica della falda, in un’area fortemente urbanizzata e con i peggiori indici qualitativo ambientali per traffico e qualità dell’aria. In questo modo Sassuolo non solo, come invece si dice, non riduce la sua capacità edificatoria ma viene meno a quanto stabilito nell’accordo di pianificazione».

Per Walter Telleri (Verdi) «il territorio è una risorsa finita: se la situazione non è più sostenibile sul piano ambientale bisogna dire basta. Per Sassuolo passano 11.400 Tir al giorno che costringono a una spesa continua per la manutenzione delle strade. All’acquedotto agroindustriale sono attaccate cinque aziende che continuano a pompare acqua di falda. C’è una sudditanza rispetto a Confindustria ceramiche e molte aree hanno i loro padrini politici, il che spiega l’astensione di An in Comune. Voglio dire al sindaco Pattuzzi che ho la certezza che, in queste condizioni, alle prossime amministrative la disponibilità dei Verdi non ci sarà».

Secondo Demos Malavasi (Ds-l’Ulivo) invece «il punto di sintesi individuato da Sassuolo con l’adozione del Psc è complessivamente positivo e indirizzato a governare una situazione difficile con la trasformazione del distretto ceramico, una tremenda pressione urbanistico-edilizia e una mobilità complicata. La proposta nel complesso tiene, il Consiglio comunale ha dato un voto più ampio di quello che si pensava e non possiamo leggerlo solo come un effetto di pressioni esterne. Uno sforzo di miglioramento c’è stato e noi dobbiamo governarlo insieme per non consegnare Sassuolo alla destra».

«Votiamo istanze che vengono dal territorio di Sassuolo – ha affermato Mauro Cavazzuti (Margherita-l’Ulivo) – e non dobbiamo confondere la discussione di oggi con quella del Psc. E’ stato rilanciato il trasporto pubblico e l’uso del territorio tutto sommato è contenuto: avrei preferito l’astensione dei compagni di avventura politica».

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
3/10/2007
Numero
1363
Ora
12
chiusura della tabella
Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: mercoledì 3 ottobre 2007
data di modifica: mercoledì 3 ottobre 2007