«Sono positive alcune sottolineature delle associazioni ambientaliste ma le invito a leggere meglio le proposte contenute nel Piano territoriale di coordinamento provinciale che è più avanzato e più ricco rispetto alle loro proposte. Un dato su tutti: le aree protette aumenteranno ben oltre la quota del 10 per cento suggerita dagli ambientalisti».

Lo ha affermato Maurizio Maletti, assessore alle Politiche urbanistiche e qualità del territorio della Provincia di Modena, nel corso di un seminario che si è svolto in Provincia venerdì 11 maggio, a proposito della richiesta delle associazioni ambientaliste Enpa, Lac, Lav e Wwf di una maggiore attenzione all’ambiente nella definizione del nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp).

«Tuttavia per migliorare l’ambiente – sottolinea Maletti – le tutele non sono sufficienti. La parola d’ordine è qualificare. Con il Ptcp proponiamo, tra l’altro, di arricchire la rete di piste ciclabili, l’aumento dei corridoi ecologici per la salvaguardia delle biodiversità, una diversa concezione della tutela del paesaggio, ma soprattutto l’idea che il suolo è un bene finito che va utilizzato con attenzione, premiando la qualità non la rendita. L’espansione sia produttiva che insediativi, quindi, dovrà essere limitata e, se necessaria, dovrà rispondere ai criteri ecologici obbligatori per le aree produttive e di risparmio energetico e idrico se residenziali».

Sul tema della casa, inoltre, replicando alle tesi delle associazioni ambientaliste, le quali sostengono che il fabbisogno attuale è sufficiente a rispondere alle esigenze, Maletti afferma che «sbagliano la lettura dei dati. Nel 2015 potremo raggiungere i 730 mila residenti, 60 mila in più di oggi. Il problema delle casa è reale e va affrontato, anche in questo caso, all’insegna dell’innovazione. Nel Ptcp favoriamo per l’impiego criteri costruttivi all’insegna del risparmio energetico e la bioedilizia».

Maletti ha ricordato anche «il percorso aperto a tutti avviato dalla Provincia in vista dell’approvazione del Ptcp entro il 2007, allo scopo di definire una decisione condivisa. Non servono azioni clamorose, basta venire a confrontarsi».

Il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) rappresenta il principale strumento di pianificazione sull’uso del territorio, punto di riferimento per la pianificazione urbanistica comunale.