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Comunicato stampa N° 1600 del 22/11/2007

la giornata onu contro la violenza sulle donne \ 3

sì unanime del consiglio per una legge più severa

Inserire tra le priorità politiche il contrasto alla violenza sulle donne e approvare una legge sulla violenza che tenga conto di tutte le forme in cui può manifestarsi e inasprisca le pene rendendole più certe. E’ questo l’invito al Governo e al Parlamento votato all’unanimità dal Consiglio provinciale in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.

Tomaso Tagliani (Udc) ha affermato che «la violenza è un delitto che deve essere punito severamente. Le donne troveranno il coraggio di denunciarla se avranno la certezza di ricevere un aiuto». Per Franca Barbieri (Ds-l’Ulivo) «la violenza è un fenomeno sociale da affrontare in modo strategico e il piano provinciale interpreta correttamente questa idea». Sottolineando l’importanza dell’attività nelle scuole, Elena Malaguti (Margherita-l’Ulivo) ha spiegato che «i ragazzi sulla violenza hanno molti stereotipi e pregiudizi. L’associano a povertà, sottosviluppo e disagio e sono rimasti sconvolti quando hanno saputo che è la prima causa di morte per le donne anche nel mondo occidentale». Lella Rizzi (Ds-l’Ulivo) ha messo l’accento sulla violenza dei «minori maschi, spesso di gruppo. Sono figli di genitori, ma soprattutto di madri, che pensano di aver raggiunto la parità di diritti ma non sanno insegnare un’affettività che è cambiata». «Cosa facciamo perché la società sia solidale economicamente con le donne che subiscono violenza?» ha domandato Walter Telleri (Verdi) sostenendo che «non si può disgiungere la legalità dalla solidarietà». Secondo Luca Caselli (An) «il problema vero e crescente è l’immigrazione». Concetto ribadito da Cesare Falzoni (An) per il quale «l’incidenza dei reati di violenza tra le donne immigrate, in percentuale, è altissima». Dello stesso parere anche Claudia Severi (Forza Italia) che ha rilevato che «Modena e l’Emilia si collocano in alto nella classifica della violenza sulle donne e questo significa che le politiche attuate finora non sono servite a molto. Le donne sono limitate nella libertà di circolazione perché hanno paura delle aggressioni che sono numerose e non denunciate, perché non c’è certezza della pena». Caterina Liotti (Ds-l’Ulivo) ha replicato «che solo il 6 per cento delle violenze è messo in atto da sconosciuti» sottolineando che «la violenza non è un problema delle donne ma di tutti». Per Dante Mazzi (Forza Italia) «la violenza contro le donne è violenza contro chi è più debole. E una violenza di cui nessuno parla, che è violenza psicologica contro le donne, è l’aborto».

Scheda informativa

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Data comunicato
22/11/2007
Numero
1600
Ora
16
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: giovedì 22 novembre 2007
data di modifica: lunedì 21 novembre 2016