Quando si va a fare la spesa si trovano i prodotti alimentari nelle confezioni più svariate. E a tutti viene naturale chiedersi se i materiali impiegati sono i più adatti per la conservazione dei cibi e la salute  dei consumatori. Proprio di questo, del confezionamento asettico e della evoluzione dei materiali e del controllo dei processi, si parlerà nel quarto seminario su “Impresa e ricerca” - promosso da Aster e dall’assessorato agli Interventi economici della Provincia, dall’Università di Modena e Reggio - che si terrà martedì 6 marzo, alle ore 9,30, al centro Democenter-Sipe in via Virgilio 55.

Il settore del confezionamento asettico, presente nella realtà provinciale con imprese leader a livello internazionale, ha una importanza strategica per la produzione agroalimentare. Prima di tutto - spiegano i tecnici del settore- perché le caratteristiche chimico - fisiche della confezione determinano il grado di sicurezza degli alimenti e il mantenimento delle loro caratteristiche organolettiche. Poi per la valenza commerciale e di marketing che la confezione attribuisce al prodotto. Il seminario, oltre a presentare le opportunità di collaborazione tra mondo della ricerca e imprese, tratterà principalmente problematiche di natura tecnico scientifica, quali nuovi materiali e controlli di processo dei prodotti atti a garantire alti standard di qualità e di sicurezza per il consumatore.

All’incontro  interverranno Patrizia Fava (dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Modena e Reggio Emilia) e Roberto Massini (dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Parma). E’ previsto anche l’intervento di imprenditori per raccontare i vantaggi dell’impresa nella collaborazione con le Università: nel caso specifico verrà proposta l’esperienza  dell’azienda Italgnocchi.  Enzo Bertoldi e Maria Gabriella Gualandi, entrambi di Aster, inoltre, presenteranno la rete dei laboratori di ricerca attivi nella regione e gli incentivi per la ricerca nel settore meccano-alimentare.