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Comunicato stampa N° 199 del 20/2/2007

biomedicale, come qualificare e innovare i prodotti ?

giovedì 22 febbraio seminario con aster a mirandola

Industria biomedicale, materiali e trattamenti innovativi. Sono i temi al centro del terzo seminario sui distretti industriali in programma per giovedì 22 febbraio, alle 14,30, nella Sala Granda del Comune di Mirandola (piazza Costituente 1). L’iniziativa si colloca nel quadro dei seminari di distretto promossi dall’assessorato agli Interventi economici della Provincia di Modena, Camera di Commercio, Università di Modena e Reggio Emilia, Aster e Democenter-Sipe.

L’incontro ha l’obiettivo di fornire alle industrie del settore biomedicale strumenti innovativi per promuovere e qualificare i propri prodotti. 

Maria Grazia Zucchini di Aster presenterà la rete ad alta tecnologia dell’Emilia Romagna, mentre Gabriella Gualandi, anch’essa di Aster, illustrerà gli incentivi alla collaborazione tra il sistema ricerca-imprese. Su nuovi materiali polimerici, funzionalizzazione delle superfici e trattamenti superficiali biocompatibili sono previsti gli interventi di Francesco Pilati, del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università di Modena e Reggio Emilia,  Paolo Facci del Centro di Ricerca e Sviluppo Cnr-Infm-S3 di Modena e di Sergio Valeri, centro Net lab Sup&rman dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

In provincia di Modena, secondo i dati del IV Osservatorio sul settore Biomedicale nel distretto mirandolese nel 2003 erano presenti 78 imprese di produzione del biomedicale, con un’occupazione pari a 4.250 addetti e un fatturato complessivo di oltre 621 milioni di euro. Il 90 per cento degli addetti del biomedicale sono concentrati nei Comuni del polo mirandolese (Mirandola, Medolla, Concordia, Cavezzo, San Felice, San Possidonio e San Prospero).

Il distretto si caratterizza per la presenza di importanti gruppi multinazionali. Nel 2003 le quattro imprese più importanti, controllate da grandi gruppi multinazionali, impiegavano 2200 lavoratori (il 52 per cento del totale) e realizzavano vendite per 423 milioni di € (il 68 per cento del volume d’affari complessivo del distretto). La maggior parte dei produttori del polo biomedicale è costituita però da aziende indipendenti, di piccola dimensione, fondate e guidate da imprenditori locali, il cui peso è aumentato sia in riferimento al numero di addetti che al fatturato.. Le maggiori specializzazioni del distretto riguardano apparecchiature e disposable per emodialisi. Si confermano settori importanti anche la cardiochirurgia, la trasfusione e autotrasfusione, l’anestesia e rianimazione.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
20/2/2007
Numero
199
Ora
13
chiusura della tabella
Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: ufficio stampa
data di creazione: martedì 20 febbraio 2007
data di modifica: martedì 20 febbraio 2007