Comunicato stampa N° 1744 del 21/12/2007
Il bilancio 2008 della Provincia di Modena è stato approvato giovedì 20 dicembre dal Consiglio provinciale con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e quello contrario di Forza Italia, mentre Lega, An e Udc non hanno partecipato al voto uscendo dall’aula.
Tomaso Tagliani (Udc), premesso che «per colpa del Governo il Bilancio subisce tagli sostanziali e taglia i servizi ai cittadini mentre la povertà avanza», ha concentrato le sue osservazioni sulla situazione della montagna e dell’agricoltura sottolineando la mancata realizzazione della circonvallazione di Pavullo e «la quantità di soldi sprecati per l’agricoltura biologica mentre sarebbero meglio spesi per la vera e unica agricoltura tradizionale modenese e per il sostegno ai giovani agricoltori della montagna che, restando, preservano il territorio» e ribadendo la «nota dolente della mancata liquidazione dei danni provocati agli automobilisti da incidenti con gli ungulati», motivo, quest’ultimo , della sua non partecipazione al voto.
Per Cesare Falzoni (An) il bilancio 2008 «assomiglia agli altri ma è un po’ peggio, con l’aumento di una tassa che è una beffa per le persone». Secondo Giorgio Barbieri (Lega nord) la novità del bilancio è che ci sono «30 milioni di autonomia funzionale contro i 35 dello scorso anno. Questo è un paese in declino economico e bisogna che la Giunta se ne renda conto. Si è dato il via all’aumento della tassazione locale ma a fronte di questo ci sono tagli, specie sulle imprese che sono quelle che pagano, producono e realizzano e che oggi sono allo stremo. Gli si fa anche pagare il risarcimento sociale: ma che danni hanno fatto da doverli risarcire?». Sull’uso del territorio, per Barbieri c’è una contraddizione tra il Ptcp, che prevede come prioritario il recupero delle aree dismesse e dei contenitori che già ci sono, e gli Apea, le nuove aree produttive ecologicamente attrezzate: «La verità – ha affermato il consigliere – è che si investirà su questi perché costruire sulle aree vergini conviene più che recuperare». Barbieri non ha poi partecipato al voto «per non dare, anche con un voto contrario, un marchio di qualità a questo bilancio».
Andrea Sirotti (Ds-l’Ulivo) ha posto il tema delle politiche del lavoro affermando che quelle messe in atto «sono congrue con la situazione reale del territorio» e rilevando l’attenzione posta «alla qualificazione del livello produttivo, alle nuove imprese, soprattutto femminili, al rapporto con l’Europa e alla facilitazione dell’accesso al credito». Secondo Aldo Imperiale (Prc) «il bilancio tiene nonostante una situazione macroeconomica negativa. È lodevole lo sforzo della Provincia di non abdicare dalle proprie funzioni ed è importante che si operi per superare il precariato. Il prossimo anno sarà approvato il Ptcp, forse l’atto più importante della legislatura perché l’uso del territorio è fondamentale ed è necessario affrontare la contraddizione tra capitale e natura. Il Ptcp non potrà ignorare i problemi e dovrà essere più incisivo di quello vigente, dando anche regole sovracomunali. Sarà un tema fondamentale per stabilire se ci potrà essere un’alleanza tra noi e il centro, perché non potremo votare provvedimenti contrari ai nostri principi».
Dante Mazzi (Forza Italia) ha sottolineato che il calo delle entrate da Rc auto «è un rischio sociale non indifferente» e ha chiesto che «le eventuali maggiori entrate che potrebbero esserci in corso d’anno siano investite nella sicurezza stradale». Scuola e immigrazione sono i temi affrontati da Marisa Malavasi (Forza Italia) che ha contestato alla Provincia la mancanza di proposte concrete per la scuola e la «vendita» del Fermi «nel momento in cui il ministro Fioroni decide di premiare le eccellenze». In merito all’immigrazione, «più da offerta che da domanda», Malavasi si è dichiarata colpita «dalla sottovalutazione dei contatti con le diplomazie». Per Enrichetta Annovi (Forza Italia) nel bilancio ci sono «molti tagli camuffati da risparmi mentre intanto inaugurate opere finanziate dal precedente Governo».
Intervento su infrastrutture e viabilità per Ivano Mantovani (Ds-l’Ulivo) che ha sottolineato come «rispetto a un anno fa, diverse cose stiano diventando realtà a cominciare dalla Cispadana, segno della capacità di risolvere problemi che da una vita non venivano risolti» rilevando poi il «buon successo per gli ultimi tratti della pedemontana e la miriade di altre opere stradali ormai in dirittura d’arrivo. Rimane la bretella Sassuolo-Campogalliano – ha concluso – ma l’accordo con la Regione è un passo in avanti sul quale terremo alta la vigilanza».
Ha esordito su viabilità e trasporti anche Luca Caselli (An), «scettico» sul rilancio dell’azienda trasporti, che si è domandato «come mai la Cispadana è realizzabile e invece da trent’anni non si riesce a far partire la bretella soprattutto quando il Sindaco di Sassuolo è nel consiglio di amministrazione di Autobrennero che dovrebbe realizzarle entrambe». Caselli ha proseguito sul tema della sicurezza, «perché i vigili provinciali non possono svolgere compiti di controllo e di prevenzione dei microreati?», della cultura, «che rimane monocolore e non propone nulla ai giovani» e dell’agroalimentare sostenendo che «qualcosa in più per i nostri prodotti si poteva fare», concludendo con il dubbio «che il sistema Modena non sia più attuale».
«Bilancio sempre più ingessato» per Walter Telleri (Verdi) per il quale «la Giunta dovrebbe pensare di più ai progetti per il futuro, con fantasia e volontà di lavorare, e il Consiglio indicare competenze future sulle quali intervenire in modo nuovo e in un’ottica di sviluppo sostenibile». Telleri ha rimarcato «il pessimo rapporto tra Consiglio e Giunta» sottolineando che «sono stati approvati molti ordini del giorno che non si sa che fine hanno fatto, tra i quali, ben tre sugli incidenti con gli ungulati, problema che a Reggio hanno risolto». Nel merito del bilancio il consigliere Verde ha affermato che il «territorio della montagna continua a essere escluso dagli interventi di viabilità», che caccia e pesca «mancano completamente» e che «il Piano dell’agricoltura è la testimonianza di come l’apparato prevalga sulla logica».
Franca Barbieri (Ds-l’Ulivo) ha rivendicato il ruolo di indirizzo del Consiglio sulle politiche sociali: «Dovremmo avere il quadro completo delle interrelazioni nella rete dei servizi con la descrizione delle aziende dei servizi alla persona, le direzioni prese dai piani di zona, le esperienze realizzate. La sintesi di tutto deve avvenire sul piano della politica e chiedo che si avvii la predisposizione di un piano strategico dei servizi socio-sanitari». Caterina Liotti (Ds-l’Ulivo) ha sottolineato l’applicazione, all’interno di quello economico, dei bilanci sociale e di genere «per lo sforzo di vedere gli affetti del bilancio sulla vita reale delle cittadine e dei cittadini». Per Elena Malaguti (Margherita-l’Ulivo) il bilancio ha «ridimensionato e razionalizzato le spese dell’ente riuscendo a salvaguardare le politiche di investimento e confermando scelte strategiche come l’edilizia scolastica che ha dato una risposta concreta a una richiesta crescente di spazi». Apprezzabili per Malaguti anche il progetto di riforestazione della pianura padana, «una risposta lungimirante al problema dell’inquinamento», e l’investimento nel congresso Ifoam per il quale ha chiesto «il coinvolgimento specifico dell’area nord e dei suoi prodotti». All’opposto, Claudia Severi ritiene che il bilancio «non guardi al futuro, sia ingessato da mille veti contrari e non abbia la lungimiranza necessaria per rilanciare lo sviluppo». Secondo Severi «non è stata data priorità al sistema economico delle imprese, dove le entrate della Provincia trovano la loro base imponibile: se cresce il tessuto economico, si allarga la base imponibile e si aumentano le entrate senza bisogno di aumentare le aliquote. Si è data invece priorità al trasporto pubblico continuando a mettere acqua in un cesto bucato». Severi ha rimarcato che «non risulta sia stato rifinanziato il fondo per l’innovazione», ha sollevato il problema dei ricongiungimenti familiari degli immigrati sostenendo che «non abbiamo la capacità di governarli, e se non siamo capaci di accogliere siamo noi che creiamo strumenti per la xenofobia», e ha richiesto un maggiore controllo delle opere di edilizia scolastiche: «Si sprecano soldi a palate, qualcuno dovrebbe almeno collaudare i lavori».
Data comunicato | 21/12/2007 |
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Numero | 1744 |
Ora | 19 |
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autore: | Ufficio stampa |
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data di creazione: | venerdì 21 dicembre 2007 |
data di modifica: | venerdì 21 dicembre 2007 |