Comunicato stampa N° 780 del 12/6/2007
E’ tempo di potatura “verde” del vigneto. Il taglio, detto “cimatura”, è un intervento di riduzione dei germogli da effettuarsi in questi giorni. L’operazione, spiegano i tecnici dell’assessorato provinciale all’Agricoltura, è finalizzata principalmente alla riduzione della competizione tra parte vegetativa e produttiva, nonché al contenimento più generale della vegetazione che quest’anno è particolarmente sviluppata.
Questa pratica può, però, avere importanti risvolti anche sul piano fitosanitario in quanto migliora l’arieggiamento e impedisce che si venga a creare un microclima favorevole allo sviluppo di alcuni patogeni particolarmente pericolosi (peronospora, botrite, oidio). Senza trascurare il fatto che, in questo modo, si migliora la distribuzione e l’efficacia dei trattamenti fitosanitari con conseguente possibilità di ridurre il volume impiegato, ed il relativo impatto sull’ambiente.
Quando fare la cimatura? Essa può essere realizzata in due fasi: in pre-fioritura e in post-allegagione. In queste due fasi la cimatura dà i migliori risultati. L’operazione, per chi ancora non è intervenuto, è bene farla al più presto, orientativamente entro il 20 giugno. Un cimatura tardiva è, invece, decisamente sconsigliata.
Come fare la cimatura? L’intensità del taglio è di fondamentale importanza, spiegano i tecnici, poiché influenza direttamente il rapporto superficie fogliare/grappolo, in base al quale è indispensabile garantire la presenza di almeno 7-8 foglie dopo l’ultimo grappolo per avere una sua corretta maturazione.
I tecnici hanno inoltre rilevato che la botrite, la malattia che provoca il marciume dei grappoli, in alcuni casi è già presente per cui consigliano l’urgenza di trattamenti preventivi e di difesa prima della chiusura del grappolo.
Data comunicato | 12/6/2007 |
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Numero | 780 |
Ora | 12 |
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autore: | ufficio stampa |
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data di creazione: | martedì 12 giugno 2007 |
data di modifica: | martedì 12 giugno 2007 |