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1 ottobre 2009

Piano di Azione Ambientale

Grazie ad un accordo tra la Provincia e la Regione Emilia Romagna stanziati 3,5 milioni di euro per la tutela ambientale nel territorio modenese. Finanziati 21 progetti per migliorare la raccolta differenziata, la gestione dell'acqua e la biodiversità.

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Presso la sede della Provincia di Modena giovedì 1 ottobre è stato siglato un accordo tra Stefano Vaccari, assessore provinciale all'Ambiente, e Lino Zanichelli, assessore regionale all'Ambiente e sviluppo sostenibile, per la destinazione delle risorse del Piano di azione ambientale 2008-2010. Si tratta di oltre tre milioni e mezzo di euro stanziati dalla Regione, destinati a finanziare 21 progetti di Comuni, parchi e aziende di servizio nel territorio modenese. Il Piano di Azione ambientale per un futuro sostenibile è un programma regionale triennale che viene definito ed attuato dalla Regione assieme alle Province. Il documento contiene la descrizione dei principali problemi ambientali del territorio, la definizione degli obiettivi, gli strumenti, gli attori coinvolti nella sua attuazione, l'indicazione delle risorse finanziarie disponibili e le modalità di gestione.

«Abbiamo individuato una serie di interventi - spiega Vaccari - tenendo conto delle priorità strategiche per il nostro territorio che sono una corretta gestione dei rifiuti, puntando su una quota sempre crescente di raccolta differenziata, l'aumento delle aree verdi protette al fine di favorire la conservazione delle biodiversità e il miglioramento della gestione della risorsa acqua soprattutto in Appennino».

Le risorse regionali sono in grado di attivare investimenti complessivi pari a sette milioni e 360 mila euro che, in alcuni casi, vengono cofinanziati anche dalla Provincia tramite il Fondo verde per il sostegno dell'attività di parchi e aree protette.

Solo per il rafforzamento della gestione dei rifiuti vengono attivati investimenti per quattro milioni e 309.000 euro. In questo ambito, tra i progetti finanziati dal Piano di azione ambientale per il territorio modenese spiccano quelli dedicati all'incremento della raccolta differenziata, con l'obiettivo di centrare quota 55 per cento a fine 2010 (nel 2008 come media provinciale è stata raggiunto il 48 per cento).
A Carpi sono previsti il completamento della trasformazione del servizio di raccolta rifiuti da stradale a domiciliare gestito da Aimag e l'adeguamento delle stazioni ecologiche. Per quanto riguarda i progetti previsti da Hera sono finanziati a Modena l'adeguamento e l'ampliamento delle aree del riuso adiacenti le stazioni ecologiche Leonardo e via Germania, ampliamenti e adeguamenti delle stazioni ecologiche in diversi Comuni (Modena, Bastiglia Bomporto, Campogalliano Fiorano, Formigine, Maranello, Marano, Montefiorino, Palagano, Polinago, Prignano Serramazzoni e Sassuolo), e poi ancora l'introduzione della raccolta dell'organico a Marano, la realizzazione di isole di base interrate (per carta e cartone, plastica e lattine, vetro e rifiuti indifferenziati) nei comuni di Modena (5 sedi), Vignola, Pavullo e Sestola. Previsti anche interventi di distribuzione di kit per la raccolta differenziata in tutti i Comuni gestiti da Hera, una nuova isola ecologica per le due aree di servizio sull'Autobrennero a Campogalliano, e infine una stazione di trasferenza, adiacente la nuova stazione ecologica di Pavullo, per ottimizzare i flussi di trasporto dalla montagna verso il termovalorizzatore di Modena, riducendo i costi e l'impatto ambientale.

Per la gestione dell'acqua sono previsti due interventi: il primo a Sestola, Montecreto e Riolunato per migliorare il sistema acquedottistico in tutta l'area e affrontare con maggiore sicurezza i periodi di siccità, il secondo a Lama Mocogno dove viene realizzata una nuova condotta per migliorare la rete con Pavullo, Serramazzoni e Prignano.

Infine, sono finanziati anche diversi progetti di riqualificazione delle aree protette e dei parchi.
All'interno della cassa di espansione a Marzaglia, il Parco fluviale del Secchia acquista un pioppeto di 16 mila metri quadrati che viene poi rinaturalizzato.
Nella cassa di espansione del Secchia a Modena e Campogalliano e al Colombarone di Formigine vengono migliorati gli habitat idonei al ripopolamento di specie animali e vegetali di interesse comunitario, tra cui la tartaruga palustre.
Lungo alcuni canali del Consorzio di Bonifica Parmigiana-Moglia-Secchia presso Novi vengono realizzati anche due chilometri di siepi e filari alberati al fine di potenziarne il ruolo di corridoi della rete ecologica.
Interventi sono previsti anche a Nonantola nell'oasi del Torrazzuolo e a Castelfranco Emilia nell'oasi di Manzolino, per la ricolonizzazione di specie vegetali e animali di interesse conservazionistico.
Il Parco del Frignano realizza interventi di tutela in diverse aree di pregio tra cui il lago Santo e i laghi Pratignano, Turchino e Baccio.
Il Parco dei Sassi di Roccamalatina realizza interventi di riqualificazione nelle aree interesse naturalistico e paesaggistico entrate di recente nel parco (Sasso di S. Andrea, Monte della Riva, Rio Frascara e Rio delle Vallecchie) e un centro visite nelle ex scuole di Montalbano di Zocca. Prevista anche la sistemazione del piazzale della chiesa di Montecorone e la realizzazione e di un punto panoramico con cannocchiale per l'avvistamento degli uccelli.
A Sestola infine è previsto un intervento di riqualificazione del Giardino Esperia e la realizzazione di un percorso di visita adatto anche per i non vedenti.

Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e Web
fonte: Ufficio Stampa
data di creazione: giovedì 1 ottobre 2009
data di modifica: giovedì 1 ottobre 2009