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Comunicato stampa N° 886 del 21/09/2004

rapporto nazionale di legambiente su caccia e pesca
modena ai primi posti per la gestione della fauna

"Modena è tra le prime province in Italia nella qualità della gestione della caccia e della pesca e nella tutela della fauna, un riconoscimento importante frutto soprattutto di una corretta gestione ambientale". E’ il commento di Alberto Caldana, assessore all’Ambiente dopo la pubblicazione dei dati del secondo Rapporto nazionale sulla caccia e la pesca presentati nei giorni scorsi a Roma dall’Osservatorio nazionale della gestione faunistica, promosso da Legambiente e da Arcicaccia con l’adesione di Federparchi, Anagritur, Urca, Club della Beccaccia, Arcipesca Fisa, Coordinamento Veneto e Beccacciai d’Italia.

Dal rapporto emerge che Modena risulta al secondo posto dopo Siena per qualità ed efficienza nella gestione della caccia, precedendo Grosseto, e al primo posto nella gestione della pesca.

Il positivo risultato di Modena è stato conseguito grazie soprattutto ai buoni risultati per quanto riguarda aree protette, oasi di protezione e zone di ripopolamento e cattura.

La ricerca prende in esame diversi indici tra cui anche la conoscenza della fauna, il rapporto tra bilancio e risorse destinate ai miglioramenti ambientali, la formazione del personale e il coinvolgimento delle categorie (dagli ambientalisti ai cacciatori).

"Un segnale evidente – sottolinea Caldana – degli sforzi compiuti per la tutela della fauna e dell’ambiente, come testimoniano peraltro le scelte della Provincia nel calendario venatorio della stagione 2004-2005, improntate al massimo rigore, e al potenziamento dell’attività di controllo".

Tra gli altri risultati positivi per il modenese spiccano quelli del Parco dei Sassi di Roccamalatina per la gestione faunistica e quello sempre della Provincia di Modena nella gestione del pesca, dove risulta al primo nella corretta gestione di questa attività, grazie soprattutto all’istituzione di diversi tratti di fiume riservati alla pesca no kill.

Il rapporto prende in esame le politiche venatorie di 74 Province, 81 Aree protette e 74 tra Atc, comprensori alpini e riserve di caccia. Ne emerge una fotografia sullo stato di salute del patrimonio faunistico italiano, compresa la gestione della pesca nelle acque interne, che vede un netto miglioramento della situazione al nord mentre al sud permane una situazione critica.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
21/9/2004
Numero
886
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: martedì 21 settembre 2004
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005